Al via le procedure di esubero su base volontaria e incentivata di 50 dipendenti, tra impiegati e quadri, dell’Ast di Terni.
Questa mattina sindacati ed azienda hanno firmato il verbale di accordo che regola le uscite, già definite nelle linee guida dell’intesa sul piano industriale firmato il 12 giugno scorso al ministero dello Sviluppo Economico. L’intesa – riferiscono Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – “definisce in modo chiaro la volontarietà dei lavoratori nell’accettare i termini dell’accordo stesso sia ai fini dell’uscita dal ciclo lavorativo sia nei termini previsti come incentivo all’esodo”. Incentivo che sarà compreso fra i 30 e i 100 mila euro lordi a lavoratore, in base a vari requisiti, a partire dal possesso o raggiungimento di quelli per il pensionamento anticipato o dal raggiungimento di Quota100. Le risoluzioni del rapporto di lavoro potranno essere comunicate da domani al 31 dicembre.
Per Ast gli esuberi sono giustificati dalle “problematiche gestionali e di organico che affliggono l’azienda”, che rendono necessarie “una razionalizzazione e semplificazione del personale con un contestuale e necessario riadeguamento dei profili professionali”.
Ad oggi l’acciaieria ternana ha un organico complessivo di 2.357 unità, suddivisi tra 28 dirigenti, 126 quadri, 518 impiegati e 1.685 operai.