A Terni un paziente su 4 può fare la dialisi a casa invece di recarsi in ospedale tre volte la settimana per quattro ore. Dopo quasi due anni di lavoro e di investimenti in tecnologia, personale e riorganizzazione multidisciplinare dei percorsi assistenziali, infatti, oggi l’Azienda ospedaliera Santa Maria offre questa possibilità terapeutico-assistenziale capace di offrire una migliore qualità della vita ed intende aprire la strada alla costruzione di una vera rete nefrologica regionale tra le aziende sanitarie ospedaliere e territoriali, sul modello di poche altre regioni italiane come ad esempio la Puglia.
“Oggi la dialisi è qualcosa di differente – spiega il dottor Riccardo Maria Fagugli, direttore della struttura di Nefrologia e dialisi – perché grazie all’innovazione e all’organizzazione socio-sanitaria si può garantire una migliore qualità della vita ed è questa la strada che da poco meno di due anni l’Azienda Ospedaliera di Terni ha voluto intraprendere. In particolare a Terni, nel 2017 solo 1 paziente ogni 12,5 faceva dialisi presso la propria abitazione mentre oggi – prosegue il dottor Fagugli – dopo un investimento in personale e tecnologia e dopo un’attenta riorganizzazione dei processi assistenziali oltre il 25% deipazienti ha questa possibilità. Significa che molte più persone affette da malattia renale avanzata, non dovendo dipendere a giorni alterni dall’ospedale, possono mantenere il proprio stile di vita, la capacità lavorativa e l’integrazione sociale. Inoltre oggi si è in grado di personalizzare la dialisi e grazie all’integrazione con appropriate diete e all’attività fisica, si può ridurre il numero dei trattamenti. In questo senso – conclude Fagugli – l’Azienda ospedaliera di Terni rappresenta un punto di riferimento in Umbria e non solo, e la sua esperienza collaudata apre la strada alla costruzione di quella rete nefrologica regionale che è poi parte essenziale del Piano Sanitario Regionale presentato nei mesi passati”.
Oggi l’ospedale Santa Maria di Terni, oltre ad essere punto di riferimento per patologie acute e di alta specializzazione, è in grado di affrontare la malattia renale cronica ed il trattamento dialitico secondo i più avanzati standard assistenziali, grazie alla dotazione di nuovi macchinari sia per l’emodialisi domiciliare sia per la dialisi peritoneale notturna con controllo telematico in remotoe soprattutto grazie all’impegno e alla formazione di un team – infermieri, dietisti, fisioterapisti, psicologi e medici – che ruota intorno ai problemi specifici del paziente, personalizzando la cura.