Riguarderà diversi settori sanitari, le liste d’attesa, nonchél’integrazione Ospedale/Territorio, l’accordo quadro di collaborazione tra Azienda Usl Umbria 2 e Azienda Ospedaliera di Terni teso a migliorare la qualità dell’assistenza cercando di mantenere il più possibile sul territorio quelle attività che possano ridurre al massimo gli spostamenti da parte dei pazienti e la performance organizzativa dei vari servizi coinvolti per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria in linea con la programmazione regionale e con gli obiettivi individuati dall’esecutivo umbro.
“L’accordo quadro di collaborazione e integrazione funzionale dei servizi sanitari – ha spiegato il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli – prevede otto aree di intervento per offrire alla comunità una qualità migliore dei servizi ottimizzando spazi e professionalità. Ciò ci permetterà di potenziare la sanità territoriale e di fare del ‘Santa Maria’ un ospedale sempre più orientato all’alta specialità, un polo di riferimento di area vasta per l’alta complessità e la ricerca. L’abbattimento secco dei tempi di attesa negli esami e nelle prestazioni specialistiche e la creazione del Polo Ternano dell’Emergenza Urgenza saranno ulteriori elementi qualificanti di un vasto programma di integrazione e collaborazione interaziendale. La Regione Umbria – ha proseguito il presidente – ha sbloccato i concorsi e le assunzioni, attingendo alle graduatorie esistenti, ha definito ed individuato a Perugia e a Terni, proprio nell’ultima seduta di Giunta, le sedi legali delle due aziende sanitarie ed ha risolto, grazie all’ottimo lavoro del commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2, il nodo cruciale del punto nascita dell’ospedale di Spoleto”.
Il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Terni Lorenzo Pescini ha tenuto a sottolineare che “con questo accordo quadro comincia un nuovo percorso con il quale attraverso la costituzione di competenti gruppi di progetto, la definizione di percorsi sanitari condivisi, la formalizzazione di convenzioni su ogni specifica area ma soprattutto mediante stringenti cronoprogrammi, le due aziende sono determinate a produrre effetti concreti e tangibili all’utenza già a partire dal mese di settembre prossimo. Tutto ciò deve avvenire senza snaturare le finalità delle due aziende sanitarie, che metteranno in comune le proprie risorse valorizzando le molte professionalità presenti al loro interno senza confondere ruoli e funzioni. Anzi, per quanto riguarda l’Azienda ospedaliera di Terni – ha aggiunto Pescini – grazie a questo accordo mi aspetto di poter liberare posti letto e sedute di sala operatoria così da poter incrementare le attività di maggiore complessità e valore, prestazioni che caratterizzano un ospedale di alta specialità come lo è il nostro”.
Il commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo Braganti ha evidenziato l’obiettivo primario di “avvicinare servizi e cure ai cittadini evitando agli utenti spostamenti e disagi cercando di rendere più agevole l’accesso dei professionisti del Santa Maria ai nostri presidi. L’ospedale infatti funziona – ha dichiarato il manager sanitario – se funziona anche il territorio, se c’è un lavoro di squadra e un progetto condiviso. Per tale motivo il nostro programma di interventi prevede un sostanziale potenziamento dei servizi territoriali per innalzare la qualità delle cure, abbattere i tempi di attesa e alleggerire, nella medio-bassa specialità, l’attività del polo ospedaliero di Terni attraverso la condivisione di percorsi assistenziali, evitando duplicazioni dell’offerta e migliorando la performance organizzativa dei vari servizi coinvolti”.
Il sindaco di Narni, nonché presidente dell’Anci Francesco De Rebotti e il vice sindaco con delega alla sanità del Comune di Amelia Andrea Nunzi hanno definito importante questo accordo di programma perché rappresenta uno stimolo, una sollecitazione, a realizzare l’ospedale unico di Narni-Amelia, una sorta di Santa Maria 2 integrato alla struttura ospedaliera di Terni in grado di rafforzare la sanità nei territori ed orientato alla riabilitazione attraverso la costituzione di un polo specialistico.