Il progetto è senz’altro ambizioso: costo circa 18 milioni di euro, una superficie di 90.000 metri quadrati, 7000 dei quali coperti, 4000 posti a sedere per attività sportive ed altri 5500 per gli spettacoli, 5000 metri quadrati di attività commerciali e altri 1000 di ristorazione, 925 posti auto, 125 stalli per il mercato settimanale, da 100 a 200 nuovi posti di lavoro. Il PalaTerni dovrebbe diventare realtà nel 2023, in occasione dei mondiali di scherma. Questa mattina a Palazzo Spada è stato firmato il contratto per la sua realizzazione da parte della società S.a.l.c.
“Il Comune di Terni sarà dotato di un impianto che sarà molto utile alla città – ha evidenziato il presidente della S.a.l.c Simon Pietro Salini – anche perché è concomitante al centro storico. Il nostro sogno è di aprirlo per i mondiali di scherma, nel 2023. Vogliamo realizzare un palasport che abbia delle caratteristiche tecniche tali da farlo preferire ad altre location dei dintorni sia per la funzionalità, per i palchi, per gli eventi. È previsto un palazzetto dello sport a livello nazionale e per gli eventi possiamo fare cinema all’aperto, concerti, spettacoli. Saranno da 4.000 a 5.000 posti a seconda delle funzioni. Inoltre, ci dà molta soddisfazione che per gli spazi commerciali avremo un minimo di 100 nuovi posti di lavoro, ma se saremo bravi con l’utilizzo del palasport potremmo arrivare anche a 200 nuovi posti di lavoro.”
“La struttura, è stato detto durante la presentazione, è destinata a dare un nuovo spazio alla città e si inserisce nel progetto di visione di una nuova ‘Terni dynamic, green, smart city’. Una realizzazione che porta nuova vitalità alla Città dello Sport, con una visione europea, che ha come obiettivi la sostenibilità, l’innovazione e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.
Per l’esecuzione dell’opera è previsto un contributo pubblico del Comune di 3,2 milioni di euro da erogare nei primi 3 anni dell’intervento. La durata complessiva della concessione è di 30 anni nei quali sono previsti un anno per la progettazione definitiva ed esecutiva oltre alle approvazioni, due anni per la costruzione e 27 anni per la gestione dell’opera.