Per il momento transita al gruppo misto di Palazzo Spada ma la direzione potrebbe essere quella di Italia Viva, la formazione politica creata da Matteo Renzi.
Ecco come spiega Orsini la sua fuoriuscita dal Partito Democratico
“E’ con commozione ma con profonda convinzione che vi comunico che intendo iscrivermi al gruppo misto e di riconsegnare quindi la tessera del Partito Democratico.
Si tratta di una scelta maturata definitivamente all’indomani della presa d’atto del risultato delle elezioni regionali. Un risultato che sancisce la fine di un’ era di governo che per decenni è riuscita a dare all’Umbria prospettive, benessere, un ruolo nazionale e nel Mondo, ma che negli ultimi anni aveva oggettivamente concluso la sua spinta, con l’incapacità del Partito di essere inclusivo, di raccogliere le idee e le personalità migliori di questa regione, nonché di perdere il rapporto con tutti noi cittadini alle prese con i problemi di tutti giorni: il lavoro per i figli, l’accesso ai servizi, le infrastrutture pensate con logiche elitarie e antiquate – mi riferisco all’aeroporto o alle piastre logistiche – e non per essere utili ai pendolari e alle imprese.
Sono troppi anni che il Partito Democratico in Umbria è caratterizzato da una guerra folle tra gruppi di appartenenza o provenienza. Una guerra che ha distrutto la vitalità, la capacità di essere sintonizzati con la società umbra e ternana e che si è riversata sull’ultimo appuntamento elettorale, quello delle regionali, con liste incapaci di raccogliere il mondo del lavoro, dei giovani, del volontariato ma pensate solo per assicurare posizioni di rendita a chi non è capace di fare un passo indietro per lasciare posto all’autentico rinnovamento.
In questi lunghi anni di militanza nel Pd sono strasicuro di aver dato molto e di aver ricevuto solo ed esclusivamente il consenso degli elettori. Al Comune di Terni sono stato impegnato nel duro lavoro di consigliere comunale, prima anima critica di una maggioranza che purtroppo si è schiantata sotto il peso di errori interni e di pressioni esterne e ora anima di una opposizione impegnata nel rispetto delle regole e del bene della città.
Chiaramente rimango a servizio della città, di una Terni che ha bisogno di rappresentanza sui temi della correttezza amministrativa, del governo cittadino intenso non come soddisfazione dei soli gruppi di riferimento ma della città nel suo complesso, siano i temi ambientali – molto trascurati anche da questa amministrazione di destra – che quelli della qualità di una città che purtroppo continua ad essere mal tenuta.
Chiaramente continuerò a credere profondamente nei valori della solidarietà, del lavoro, della coesione sociale, ponendomi in maniera antagonista a una destra esclusivamente a trazione leghista che è stata abile e furba a cavalcare e alimentare le paure legate ai cambiamenti che sono in corso.
Continuerò il mio impegno in politica convinto che è possibile lavorare a una Terni e una Umbria che sapranno fare del cambiamento una opportunità, della crisi una ripartenza, della diversità una ricchezza.
Seppur nell’onda lunga di questa destra che sembra solo interessata a costruire nuove situazioni di potere, ci sono le condizioni per raccogliere intorno a un progetto di una nuova Terni tutte le persone che hanno voglia di dire e fare qualcosa, lontano dai partiti, dai loro schemi, dalle loro logiche autoreferenziali.
Nel ringraziarvi dell’attenzione auguro a tutti gli amici con i quali ho condiviso un lungo percorso le migliori fortune politiche e personali“.
Questa di Orsini, probabilmente, non sarà nemmeno l’ultima di fuoriuscita dal PD di Terni.