Alla fine la convocazione è arrivata. Il ministero dello Sviluppo economico, infatti, ha convocato per il 13 settembre una riunione relativa alla situazione dell’ Ast di Terni. La lettera di convocazione, a firma di Giampietro Castano, è stata inviata alla presidente della Regione Catiuscia Marini, al sindaco Leonardo Latini e alle segreterie nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl metalmeccanici, oltre che alla direzione aziendale dell’ Ast.
Intanto i vertici dell’Acciai Speciali Terni hanno incontrato la nuova amministrazione comunale per illustrare i progetti che l’azienda di viale Brin sta dedicando alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Particolare attenzione è stata riservata all’avvio dei lavori per la rinaturalizzazione del parco scorie di vocabolo Valle e al bando di gara internazionale per il riciclo delle scorie. Il percorso di rinaturalizzazione, si legge in una nota aziendale, è stato avviato con le opere di riqualificazione ambientale e il recupero del verde nella zona A – settore 1 del parco scorie. Si tratta della parte del sito posta a nord, dove è iniziata l’operazione di “capping” che consiste nel livellare l’area, stendervi un telo che impedisce all’acqua piovana di filtrare, posare un telo aggrappante e depositare circa un metro di terreno vegetale. AST lavorerà seguendo le logiche del progetto presentato da Andreas Kipar, architetto e paesaggista di fama internazionale, che prevede un importante utilizzo di essenze arboree ed arbustive e le relative modalità di irrigazione. La sfida lanciata dall’Azienda, prosegue la nota, è quella di restituire la collina alla collettività, trasformando il parco scorie in una zona verde a disposizione dei cittadini.
Per non gravare ulteriormente sul parco scorie, AST ha dato vita a un progetto volto all’utilizzazione delle macerie refrattarie, provenienti dalla demolizione periodica dei rivestimenti che si applicano nei contenitori destinati alla fabbricazione dell’acciaio nella sua forma liquida, a parziale sostituzione della calce normalmente utilizzata nel processo produttivo. Un’innovazione che ha prodotto importanti benefici ambientali: una significativa riduzione dei conferimenti presso il Parco Scorie, una diminuzione dei consumi di calce nel processo produttivo, un conseguente risparmio di risorsa non rinnovabile (cave) e un recupero della parte metallica da reintrodurre nel ciclo produttivo come materia prima con il rottame metallico.
Per ridurre ulteriormente l’impatto delle proprie lavorazioni sulla qualità dell’aria, AST è in procinto di avviare un progetto triennale che ha l’obiettivo di definire un modello di simulazione dello schema emissivo e individuare soluzioni impiantistiche e gestionali. Un ulteriore impegno dell’Azienda è rappresentato dal bando di gara internazionale per il riciclo delle scorie, ispirato alle più avanzate politiche di economia circolare. Una scelta che farà di Terni un polo d’eccellenza europeo nello smaltimento delle scorie: un sito manifatturiero che si candida a raggiungere nel corso dei prossimi anni l’obiettivo dei “rifiuti zero”.
Per quanto riguarda il problema della ricaduta delle polveri nel quartiere di Prisciano, AST ha chiesto alle società partecipanti alla gara internazionale per il recupero delle scorie di formulare proposte che intervengano su tutte le fasi del processo delle scorie con l’obiettivo di ridurre drasticamente la produzione e la diffusione delle polveri.
La responsabilità di AST nei confronti delle tematiche ambientali, conclude la nota, proseguirà con la pubblicazione del primo Report di Sostenibilità entro la fine dell’anno.














