Si accelerano i tempi per la realizzazione del nuovo palasport polifunzionale da 5 mila 500 spettatori che sarà realizzato nell’area del Foro Boario.
Questa mattina a palazzo Spada sono state presentate le modifiche apportate al progetto definitivo che vanno a rinforzare – è stato detto – le peculiarità dell’opera e la sua vocazione fortemente ‘green’. Si tratta della sostanziale rivisitazione della struttura, di alcune nuove dotazioni e predisposizioni nel rispetto delle esigenze dello sport per renderlo attrattivo per eventi e spettacoli di livello nazionale; del miglioramento della sostenibilità e della rigenerazione urbana; della valorizzazione degli spazi pedonali con la ridistribuzione degli edifici dedicati alla ristorazione.
“I tempi sono stati rispettati – ha spiegato Simon Pietro Salini, presidente del cda della Salc, azienda che controlla al 100% la società Palaterni cui sono stati affidati i lavori dal Comune – contiamo di concludere l’opera nel giugno 2022 e di farci i mondiali di scherma paralimpica che si terranno nel 2023 (attualmente previsti al Palatennistavolo Aldo De Santis). Gli architetti stanno lavorando ad un progetto stralcio per poter anticipare le demolizioni in modo tale da poter essere pronti, all’approvazione del progetto, a costruire. Gli architetti si sono impegnati sul concetto di rigenerazione urbana, per cui speriamo di dare un bel prodotto alla città.”
Il nuovo Palaterni avrà una superficie di oltre 6.700 metri quadri, con una capienza di 5.500 posti a sedere per attività di spettacolo e 4.000 per eventi esterni. Saranno anche realizzati spazi commerciali per circa 5 mila metri quadri, ma l’asta pubblica per l’assegnazione di cinque lotti legati al trasferimento del mercato ortofrutticolo è andata deserta e questo è ancora un nodo da sciogliere. Poi c’è il problema eternit. Durante la conferenza è stato detto che c’è un’ordinanza in scadenza in questi giorni, la quale prevede che sia il precedente gestore del mattatoio ad occuparsene e se così non sarà interverrà il Comune, senza intralciare l’iter di realizzazione del palasport.