Gli Enti locali serrano le fila all’indomani dell’ufficializzazione dell’accordo di fusione tra TK e Tata che, di fatto, sancisce la nascita di un nuovo colosso dell’acciaio del quale, perrò, l’Ast, non farà parte. Appare perciò necessaria una attenta valutazione circa le prospettive del sito siderurgico ternano e sulle possibili implicazioni ed evoluzioni che si determineranno in termini di competitività e strategicità.
Per questo, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha convocato per le ore 13 di lunedì prossimo, 9 luglio, presso la sala Giunta di Palazzo Donini, a Perugia, un incontro con il presidente della Provincia ed il sindaco di Terni, Giampiero Lattanzi e Leonardo Latini oltrechè con tutti i rappresentanti regionali, provinciali confederali, di stabilimento e di categoria delle organizzazioni sindacali interessate. Sarà presente anche il vicepresidente umbro, Fabio Paparelli, titolare dell’assessorato allo sviluppo economico.
La Governatrice regionale è intenzionata a portare la questione Ast anche all’attenzione del Governo. A tal proposito, la Marini ha anche inviato una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, con la quale si richiede un incontro urgente, “al fine di valutare tutte le iniziative istituzionali – scrive la presidente umbra – utili a definire un percorso in grado di garantire competitività alle acciaierie e all’intero sistema produttivo dell’area”.