Per la Fondazione Carit il sito archeologico di Carsulae è sempre stato un importante bene culturale da sviluppare, un sito ancora tutto da scoprire. Per questo dal 2012 grazie al finanziamento della Fondazione, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dell’Umbria, sono riprese le ricerche archeologiche che hanno portato alla luce il pregevole pavimento di una domus. Ma ben prima l’archeologo Umberto Ciotti fece delle importanti scoperte in quel sito. Direttore delle campagne di scavo tra il 1951 ed il 1973, a lui si deve il riaffioramento della parte pubblica della città romana. Ora, partendo proprio dalle sue scoperte, è stato dato alle stampe il libro “Carsulae I – Gli scavi di Umberto Ciotti” a cura di Paolo Bruschetti, Luca Donnini e Massimiliano Gasperini. Opera presentata questa mattina presso il Circolo Il Drago a palazzo Morelli di Terni.
Si tratta del primo di due volumi finanziati dalla Fondazione Carit, che raccoglie la descrizione delle campagne di scavi condotte sotto la direzione di Ciotti utilizzando il materiale da lui raccolto ed elaborato ma mai pubblicato. Materiale messo a disposizione dall’Accademia Etrusca di Cortona che conserva il patrimonio bibliografico dell’illustre archeologo. I curatori hanno suddiviso l’opera in capitoli che riguardano i singoli monumenti ed i vari cantieri che li hanno riportati alla luce, c’è poi una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dall’Universita’ di Camerino sulla geomorfologia del territorio carsulano e sulla sua evoluzione nonché un’indagine sulla storia della città vista attraverso le epigrafi.
“La pubblicazione è a complemento di quanto si sta facendo a Carsulae – ha spiegato Marica Mercalli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria – con le ultime, interessanti, campagne di scavo”.
L’ultima è iniziata a fine giugno e proseguirà fino ad agosto per poi riprendere da settembre ad ottobre. Le ricerche si concentrano nel Capitolium, ossia il tempio più importante della città, nella domus dei mosaici e nell’area più antica, quella più vicina all’arco di San Damiano.
“Carsulae ha un’importanza significativa per la nostra città, ha sostenuto il sindaco Leonardo Latini, fa parte della nostra storia, è li che affondano le nostre radici. Ma può essere anche volano di rilancio turistico, un’occasione per attrarre persone nel nostro territorio”.
E questo, naturalmente, è più che auspicabile. Ma sono necessari massicci interventi di promozione per valorizzare questo sito culturale di indubbia rilevanza.