La Fondazione Carit ripropone il bando ‘Lettori madre lingua nelle scuole’ che prevede uno stanziamento di 200 mila euro, 40 mila in più rispetto all’anno precedente. Sono stati gli stessi insegnanti e dirigenti dei 16 istituti scolastici coinvolti nella prima edizione del progetto, per un totale di 328 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio di intervento della Fondazione, a valutare positivamente l’esperienza didattica, si legge in una nota, ritenendo opportuno ripeterla nell’anno scolastico 2018-2019. Le richieste di contributo, da parte di istituti scolastici pubblici del primo ciclo di istruzione, dovranno pervenire entro le 13 del 24 settembre, mentre gli esiti saranno comunicati entro il 31 ottobre. Così come per tutti gli altri bandi emanati dalla Fondazione, la modalità di presentazione delle domande di contributo prevede l’accreditamento dell’ente richiedente al portale Rol (Richieste e Rendicontazione On Line), raggiungibile tramite l’apposito collegamento presente sul sito internet della Fondazione.
Si è, invece, chiuso il bando ‘Richieste generali di contributo’ per il quale, sempre sul sito internet della Fondazione, è stata pubblicata la lista dei progetti finanziati. In totale sono 48 le domande accolte per un totale di un milione e 250 mila euro deliberati: due nel settore ‘Ricerca scientifica’, altrettanti in quello ‘Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa’, 20 nel settore ‘Arte, attività e beni culturali’, 16 nel settore ‘Educazione, istruzione e formazione’ ed infine 8 in quello dello ‘Sviluppo locale’. Tra i progetti più rilevanti finanziati, l’aggiornamento delle dotazioni tecnologiche del Santa Maria di Terni (500 mila euro); una ricerca per lo sviluppo scientifico, economico e sociale dell’area ternana redatta dall’Università degli Studi di Perugia (161 mila euro); il consolidamento e potenziamento delle attività universitarie, post-universitarie e di ricerca nel Comune di Narni (30 mila euro) e la Stagione di prosa e di danza 2018/2019 programmata dal Teatro Stabile dell’Umbria al teatro Secci (20 mila euro).