Riceviamo e pubblichiamo volentieri il ricordo di un tifoso rossoverde, Franco Micheli, relativo alla promozione della Ternana nella stagione 1967-68.
“L’Anniversario” – di Franco Micheli
23 giugno 1968 – 23 giugno 2018: 50 anni da festeggiare, comunque!
Ricordo come fosse ora quel pomeriggio di inizio estate di 50 anni fa: io ero un bimbetto che mai si era interessato alle questioni “pallonare”.
Quel giorno, attratto dagli strombazzamenti di auto festanti, mi affacciai, curioso, alla finestra della cucina della casa di mio nonno a Città Giardino e rimasi folgorato e affascinato dallo spettacolo offerto ai miei occhi da tutte quelle bandiere e sciarpe rossoverdi.
Era l’ultima giornata del Campionato di serie “C” e la Ternana aveva giocato a Salerno: grazie al pareggio per 0-0, aveva chiuso al primo posto nella classifica finale (52 punti, contro i 51 della Casertana, se non sbaglio) e – quindi – centrato la promozione in serie “B” (saliva di categoria solo la prima).
Come dicevo, fino a quel momento – malgrado gli “sforzi” di mio nonno Francesco, grande tifoso della Ternana (e della Roma) – io non avevo mai mostrato alcun interesse per il calcio; ma da quel giorno, assistendo a quello spettacolo di festa, il mio cuore si è legato indissolubilmente a quei meravigliosi colori.
Nei mesi scorsi, ho più volte pensato a come avrei potuto celebrare queste … “nozze d’oro” ed alle cose che avrei potuto fare, ma ciò che più di ogni altro avrei profondamente desiderato era di poter festeggiare la suddetta ricorrenza con un’altra (l’ennesima) miracolosa salvezza e, invece, proprio quest’anno (sfiga nella sfiga…) è purtroppo maturata questa disgraziatissima retrocessione!
Tuttavia, dopo la rabbia e l’inevitabile scoramento, ho ritenuto che potesse essere bello poter condividere “l’Anniversario” con tutti gli altri tifosi attraverso questo mio messaggio, nella speranza – e anche malcelata presunzione – che ciò possa aiutarci a scaldare i nostri cuori e a “serrare le fila”, nonché possa essere di buon auspicio per futuri momenti da vivere insieme, luminosi e felici come quello da me appena rievocato.
Ho letto e sentito un po’ di tutto circa le esternazioni di Stefano Bandecchi post partita di Vercelli: al riguardo, condivido l’opinione di coloro che hanno ritenuto fuori luogo il riferimento alla “disponibilità a farsi da parte, se non gradito”, ma sono anche propenso a ritenere quellainfelice espressione dettata più dall’amarezza e dalla delusione per aver così clamorosamente fallito, piuttosto che dalla reale volontà di lasciare.
D’altra parte, i primi passi mossi dopo la retrocessione lascerebbero ben sperare circa le reali e determinate intenzioni di riscatto da parte della proprietà.
Che l’esperienza Unicusano di quest’anno sia stata del tutto fallimentare sotto il profilo sportivo è un fatto incontrovertibile e su cui nessuno può avanzare dubbi, ma sono fermamenteconvinto che alberghi in patron Bandecchi quello che, con epica memoria, potrei definire “sacro furore”, volto a voler dimostrare all’intero mondo, pallonaro e non, la sua volontà di riscossa.
Quindi, direi di provarci e di provarci convintamente tutti insieme, perché – affinché ci sianoreali possibilità di successo – è necessario che si remi tutti nella stessa direzione e che questa sia, finalmente, quella giusta.
In conclusione, spero che la Società – scottata dall’esperienza di quest’anno – faccia meno chiacchiere e mirabolanti proclami, per dedicarsi anima e corpo ad allestire un organico (a tutti i livelli) coeso, equilibrato e competitivo; nel contempo, la città, le sue istituzioni, gli addetti ai lavori ed i tifosi facciano la loro parte per non far mancare il loro contributo (all’occorrenza anche costruttivamente critico) e quel sostegno che è indispensabile per poter tornare al più presto a ricoprire quei ruoli e quei palcoscenici che ci competono.
Buon lavoro a tutti e sempre … forza Ternana!