L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato oggi con 11 voti favorevoli della maggioranza e uno contrario (Fora-Patto civico) la mozione presentata dal Gruppo consiliare della Lega che impegna la Giunta regionale ad “avviare un percorso per favorire l’installazione – su base volontaria, in via sperimentale e nel rispetto della normativa sulla privacy – di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso all’interno di asili nido, scuole dell’infanzia, strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio presenti sul territorio regionale, al fine di prevenire maltrattamenti e violenze, nonché per garantire una maggiore qualità e sicurezza dell’assistenza e della cura degli utenti e una migliore tutela per quei lavoratori che con dedizione, impegno e professionalità svolgono il loro compito”.
L’atto è stato illustrato dal capogruppo della Lega, Pastorelli: “recenti fatti di cronaca hanno portato al luce
alcuni presunti abusi di maltrattamenti fisici e psicologici sui minori in ambiente scolastico, come quelli che sarebbero avvenuti in un asilo nido della nostra regione, dove una maestra avrebbe maltrattato due bambine.
Episodi analoghi si sono verificati anche nel 2016, sempre in un asilo nido, dove una insegnante avrebbe reiterato condotte vessatorie verso i bambini.
Eventi simili sarebbero inoltre avvenuti in una struttura socio sanitaria, dove per pazienti con problemi psichiatrici sarebbero stati picchiati e umiliati dagli operatori. E nel 2013 la Guardia di finanza avrebbe scoperto che in una casa di cura gli anziani sarebbero stati percossi e umiliati.
Le vittime di questi abusi sono spesso non autosufficienti e quindi completamente dipendenti dalle persone che li accudiscono, non in grado dunque di denunciare i maltrattamento subiti, che in alcuni casi emergono dopo lunghi periodi di tempo. Maltrattamenti che hanno gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche”.