DAL BLOG NARNI IN UMBRIA
La parola “eroe” forse è un po’ esagerata ma quando si salva, o si contribuisce a salvare, una vita umana, beh, si può anche usare.
Eppure Michele Smorlesi è, a conoscerlo, la figura perfetta dell’antieroe: aspetto robusto, bonario, amicone di tutti, e pure milanista, profondamente milanista (lui aggiungerebbe anche tifoso di Ternana e Narnese).
Però è stato nel momento della necessità, la persona che sapeva quello che si doveva fare: ha calmato la donna che si voleva buttare dal Ponte d’Augusto, e poi, insieme ad un carabiniere, se l’è stretta addosso portandola fuori dal quel ponte, un’attrazione per le persone con difficoltà, che vogliono farla finita.
Michele non s’è posto il problema se la recinzione fosse troppo bassa, sul perché la signora avesse scelto proprio quello invece dell’altro che gli stava davanti, che sembrava anche più facile da scavalcare. Ha agito, immediatamente, insieme ai suoi amici volontari, secondo gli addestramenti che la Prociv Arci dispensa ai suoi iscritti da ormai mezzo secolo: adesso ci sono centinaia di narnesi, i quali magari non sono più attivi nel mondo del volontariato ma che hanno la capacità di comportarsi secondo le emergenze, una vera ricchezza nascosta per la città.
Tutto merito della Prociv – Arci, tutto merito di Franco Ricci, prima, e di Lorenzo Filiberti, adesso. Ed alla fine, grazie a Michele.