È tornato sul podio, Danilo Petrucci, a distanza di sette mesi dall’ultima volta in Giappone, la passata stagione. Un risultato non casuale – questo di Le Mans, Francia –, in cui molti speravano visto il terzo posto di ieri in qualifica e che risolleva il ternano dopo un inizio di stagione altalenante, segnato da ottime prestazioni (vedi l’esordio in Qatar) ma anche da giornate no (come in Argentina e negli USA).
L’inizio gara – ormai non ci stupiamo più – non è stato dei migliori, con Petrux che ha perso posizioni in partenza, ritrovandosi dopo la prima curva 5°, da 3° che era. Come se non bastasse, un piccolo lungo lo ha fatto arretrare ancora, ritrovandosi dietro a Marc Marquez (in difficoltà nei primi giri) e a Valentino Rossi – ironia della sorte, i due che poi, alla fine, lo hanno affiancato sul podio. Il pilota di Terni però è riuscito a risalire, portandosi davanti al Dottore e mettendosi in scia al campione del mondo spagnolo. In questo modo lo ha potuto seguire nella sua inesorabile rimonta, sfruttando anche alcune cadute “illustri”: passino quelle di Zarco e Iannone (che probabilmente Petrux avrebbe passato in pista); ma è certo che né lui né Marquez sarebbero potuti arrivare in vetta senza la scivolata di Andrea Dovizioso, che si era portato in testa e stava spingendo per allungare su tutti gli inseguitori. Dovi ce l’avrebbe anche fatta, visto il ritmo straordinario che aveva, ma un errore banale ha spento le sue speranze di vittoria – tanto in gara, quanto in campionato, dove ora ha un ritardo di 49 punti nei confronti di Marquez.
Da lì, la gara di Danilo ha assunto una dimensione diversa: con l’italiano della Ducati fuori gioco e Marquez e Jorge Lorenzo (al momento leader della corsa) a tiro sembrava possibile addirittura una vittoria. Purtroppo, mentre il folletto di Cervera è riuscito a sbarazzarsi in fretta di Lorenzo (poi risucchiato fino alla 6° piazza finale), Danilo ha impiegato qualche giro in più nel sorpasso del maiorchino, perdendo quel contatto – fondamentale – con il campione del mondo. Con un secondo di ritardo e la 2° piazza in tasca Petrux ha comunque provato a riavvicinarsi, ma la risposta di Marquez non si è lasciata attendere; sono bastati un paio di giri più veloci per “congelare” le posizioni e impedire qualsiasi ricongiungimento. Il 27enne di Terni comunque si è detto soddisfatto nel parco chiuso: «Sapevo che la gara sarebbe stata dura perché col caldo fatichiamo molto specie con l’anteriore» ha dichiarato, spiegando «Ho cercato di seguire Marc, tenendo la sua velocità, e ha funzionato. Lui faceva il giro veloce e io ci riprovavo. Però per stargli addosso avrei dovuto rischiare, così quando ho visto che Valentino era staccato non ho voluto cadere per prendere Marquez. All’inizio è stata dura andare a riprendere quelli davanti, poi ci sono riuscito. Ringrazio il team e la Ducati perché abbiamo lavorato molto sui dettagli. Ho passato un momento difficile dopo Argentina e Austin e quindi sono ottimista per il Mugello».
Ottimo podio anche per Valentino Rossi (3°), unica Yamaha in grado di concretizzare un piazzamento dignitoso, col compagno Viñales solo 7° e Zarco caduto a metà gara. Aspettando la prossima gara di casa al Mugello, Danilo Petrucci può essere soddisfatto, per essere stato di nuovo la prima Ducati – in gara, così come in classifica generale, in cui il ternano è 5° a sole 5 lunghezze dal 2°. Un segnale importante per la rossa anche in ottica contrattuale, per poter continuare a sognare in grande anche per il 2019.
(Giulio Sacco)