La Regione Umbria è alla ricerca di strutture alberghiere da trasformare temporaneamente in Covid Hotel. Lo comunica l’assessore alla Protezione Civile, Enrico Melasecche.
“E’ stata firmata la convenzione quadro con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore alberghiero, che hanno risposto positivamente all’iniziativa della Regione, per attivarli in caso di necessità – ha comunicato l’assessore. Finora sono oltre 30 le strutture disponibili sul territorio regionale, delle quali 11 sono risultate idonee.
Il Covid Hotel è destinato a:
· soggetti (non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) Covid positivi, asintomatici o paucisintomatici, impossibilitati a restare in isolamento domiciliare presso la propria abitazione;
· soggetti Covid positivi (anche in questo caso, non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) dimessi da un ospedale della Regione clinicamente guariti, ma non ancora negativizzati o con dichiarazione di fine isolamento, che non possono continuare la quarantena a domicilio.
· Soggetti negativi o in attesa di esito tampone che non dispongono di idonea soluzione abitativa per effettuare la quarantena prevista (fattispecie per cui, a meno di particolari situazioni di indigenza, è previsto il pagamento da parte dell’utente della tariffa calmierata di 39,50 euro giornalieri omnicomprensivi tra vitto e alloggio).
L’accesso alla struttura viene garantito come segue:
– dall’ospedale o da RSA COVID dedicata, secondo modalità predefinite;
– dal territorio, tramite i medici di medicina generale che contatteranno il Punto unico di accesso di riferimento (al momento quelli di Città di Castello per Villa Muzi, telefono 075 85 09 972 ed email [email protected], Media Valle del Tevere per l’hotel Melody, telefono 075 54 16 160, email [email protected] ).
L’assistenza sanitaria sarà garantita dai Medici di medicina generale, anche tramite l’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale), con il supporto dei servizi distrettuali.
La permanenza del paziente nella struttura avverrà fino alla dichiarazione di guarigione e/o di fine isolamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Nel caso di Covid positivi dovrà essere garantito il trasporto in condizioni di sicurezza.
Ad oggi i “Covid Hotel” attivi sono “Villa Muzi” a Città di Castello, messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Città di Castello, con 17 posti potenzialmente disponibili di cui 3 attualmente occupati, e l’Hotel “Melody” a Deruta, con 52 camere disponibili, di cui 11 attualmente occupate.
Ulteriori strutture alberghiere sono al vaglio per individuare altri ‘Covid Hotel’ da attivare, in base alle future o specifiche esigenze dei singoli territori. Il lavoro di valutazione del sistema regionale di protezione civile continua per completare il quadro delle strutture attivabili in caso di necessità.