La lotta è stata vinta: all’ospedale di Narni sono ripartite le sale operatorie e la chirurgia programmata. Così l’attenzione dei cittadini si sta spostando alla riunione del 26 novembre, giovedì prossimo, quando si incontreranno in videoconferenza il presidente della Giunta Regionale Tesei, l’assessore Coletto, la consigliera Pace ed i sindaci di Narni ed Amelia per parlare del nuovo ospedale di Cammartana. La Regione è tornata a miti consigli dopo la manifestazione narnese, che aveva visto una partecipazione importante davanti all’Ospedale e che aveva chiamato in causa la consigliera regionale Eleonora Pace, presente in altri due “ruoli”: narnese, è cresciuta a qualche metro dall’Ospedale, ed è pure presidente della commissione regionale della Sanità. Potrebbe essere stata lei, molto, molto presumibilmente, ad ammorbidire l’atteggiamento, in realtà per niente razionale, dell’assessorato alla sanità.
Tra i militanti ed esponenti politici del Centrodestra si dichiarava sommessamente che la posizione della regione li aveva messi in braghe di tela, ricordando poi che la chiusura del “punto nascita” era stata una causa non trascurabile della sconfitta elettorale del Pd a Narni. Improvvisamente la notizia del ritorno sulle decisioni prese. Le sale operatorie di Narni stanno ripartendo gradualmente per farle ritornare in funzionamento regolare entro questa settimana; diventeranno con maggior forza il “prolungamento” dell’ospedale di Terni con il quale interagire. Non si hanno però notizie di quando ripartirà l’unica sala di Amelia. Potrebbe anche non farlo mai.
Ora il nuovo ospedale con la discussione da sempre arrovellata, che vede le posizioni sovrapporsi. Prima non si condivideva l’indirizzo della Giunta Marini, che l’aveva visto come una residenza per anziani, un cronicario, destinando metà dello spazio a questa funzione. E giù proteste. Intanto l’iter era però arrivato in fondo anche se non v’erano soldi a sufficienza.
Ora la Giunta in carica ha tolto le funzioni di rsa per farlo ridiventare “ospedale di comunità”, un ospedale vero, quello delle aspettative di medici, politici e popolazione. Ci vorrà altro tempo per farlo approvare? Si dovrà aspettare il mezzo secolo impiegato dalle giunte precedenti? Questo sarà il tema della discussione di giovedì prossimo tra chi organizza la sanità e chi amministra i territori. Con nel mezzo i cittadini.