“La curva degli attualmente positivi comincia a flettere verso il basso. Dal 1 al 23 novembre l’andamento decrescente è compatibile con i primi DPCM e le ordinanze regionali. L’RT sta scendendo negli ultimi 14 giorni e si sta assestando al di sotto del valore critico di 1, attualmente si attesta a 0,75. La percentuale dei nuovi positivi sul totale dei tamponi effettuati mostra una flessione dai primi di dicembre. Diminuisce il tasso di incidenza in tutte le fasce di età.”
È l’andamento del Coronavirus in Umbria illustrato nella videoconferenza stampa di aggiornamento settimanale sullo scenario legato all’emergenza sanitaria.
“I ricoveri in terapia intensiva sono in discesa, ma il dato non è solido perché ci sono alcune oscillazioni, ha spiegato Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale, i ricoveri ordinari stanno invece diminuendo, così come sta diminuendo il numero di nuovi casi di positività. Abbiamo sviluppato un modello predittivo con il quale è stato stimato un – 35% di ricoveri grazie alle misure restrittive che continuano a dare i loro frutti.”
È stata istituita una task force regionale per effettuare verifiche nei quattro istituti penitenziari umbri: Perugia, Terni, Orvieto e Spoleto. Ieri si è concluso il primo giro di monitoraggio.
“La trasmissione del virus, ha evidenziato il commissario straordinario per l’emergenza Covid Antonio Onnis, è stata differenziata nei vari istituti. Oggi ci sono 15 detenuti e due operatori sanitari positivi a Perugia; a Terni c’è stato un picco di 75 positività e l’unico caso in cui è stato necessario ricoverare in ospedale due persone, oggi sono 10 i detenuti positivi; nessun caso è stato registrato a Orvieto e Spoleto. Tutti i focolai sono sotto controllo.
Per quanto riguarda le strutture residenziali l’attività di monitoraggio è permanente: ci sono casi di positività in 11 strutture, i guariti sono 261 e sono diminuiti i positivi. Attualmente ci sono 307 ospiti e 130 operatori positivi.”
Il direttore regionale della Sanità Claudio Dante si è poi soffermato sui dati riguardanti le assunzioni di personale. “Negli ultimi tre mesi, ha sottolineato, sono stati assunti 259 infermieri, 50 medici neolaureati per l’assistenza territoriale, 95 medici per unità speciali di continuità assistenziale, 40 studenti laureandi infermieri, 29 unità (22 sanitari e 7 amministrativi) per il contact tracing e ci sono degli avvisi per medici di varie specialità per i quali sono pervenute 171 domande.”
Infine alla domanda se è ipotizzabile il passaggio dell’Umbria nella fascia gialla il direttore Dario è stato molto cauto.
“Se riuscissimo a contenere l’incidenza del virus al di sotto dei 50 positivi ogni 100 mila abitanti potremmo convivere con il Coronavirus. Le manovre di contenimento non possono essere allentate in modo repentino perché debbono consentirci di abbassare l’incidenza e l’utilizzo delle strutture sanitarie. È possibile pensare qualche allentamento, però una riapertura ad oggi appare molto prematura.”