Italia Nostra Amelia è preoccupata per la situazione di Palazzo Petrignani e più in generale, per l’assenza di una strategia di valorizzazione culturale degli immobili comunali che si affacciano su Piazza Marconi.
La visita di Palazzo Petrignani è attualmente limitata a sole due sale, si legge in una nota, garantita dalla Sistema Museo, mentre il resto del bene è occupato da un’associazione privata e apparentemente sottratto alla fruizione culturale. La concessione di beni culturali a privati non è in sé illegittima purché, però, sia inserita in un progetto di valorizzazione culturale del compendio che ne è oggetto. Non può essere lo strumento per liberarsi di un fastidioso onere, prosegue Italia Nostra Amelia, perché quell’onere è la quintessenza di un obbligo giuridicamente vincolante per l’Amministrazione comunale. Ovunque, ma in Italia in particolare, il patrimonio culturale è sempre più considerato motore di sviluppo per le comunità, opportunità per l’inclusione sociale e per la partecipazione attiva della cittadinanza nella gestione e fruizione dei beni che costituiscono il loro patrimonio identitario.
Lo stesso si può dire per l’ex edifico delle Poste che secondo la proposta già avanzata da questa associazione in passato, si potrebbe utilizzare come sala esposizione per giovani artisti. Una proposta che avrebbe il pregio di garantire la fruizione pubblica dello spazio e in particolare, la riapertura a cittadini e turisti dello spettacolare affaccio panoramico goduto dall’edificio, senza alcun costo per l’Amministrazione, creando con Palazzo Petrignani un volano d’attrazione culturale verso la parte alta della Città.
Italia Nostra si augura più attenzione per il Patrimonio culturale di Amelia – conclude la nota – e una politica culturale che ne garantisca la fruibilità.