Fra una esibita modestia, un augurio e un proposito alternativo affinché suocera intenda, il Presidente della Ternana quando parla non passa mai inosservato.
Ieri, ad esempio, il Corriere dello Sport ha pubblicato una sua intervista nella quale tocca vari temi compreso quello dello stadio. A domanda risponde. “Dello stadio non ne parlo volentieri perché tutte le volte che dico qualcosa una parte del mondo politico s’innervosisce se lo collego a un’attività produttiva. Sembra che li voglio forzare ma non è così. Io i soldi dello stadio li risparmio. Se vuole farlo qualcun altro ben venga. Vuol dire che pagherò l’affitto e vado a fare la clinica altrove”.
Bandecchi in effetti aveva ribadito i suoi propositi in un messaggio Instagram (il suo social di riferimento) il giorno di Santo Stefano in cui annunciava il progetto per il nuovo Liberati, subordinato alla realizzazione di una clinica specializzata in cardiologia e oncologia con annessi centri di ricerca. Cosa che dovrebbe (se non far fare salti di gioia) almeno essere apprezzata e valutata. Ma, come si sa (purtroppo) la politica a Terni è debole, anche numericamente, lo era ieri e lo è oggi, è minoranza, conta in definitiva poco. E, come diciamo sempre, non c’è alcun politico ternano pronto a stracciarsi le vesti, a battere le scarpe sul tavolo, se necessario, a urlare nelle stanze che contano. Quindi le decisioni vengono prese altrove, dove si difendono altri interessi. Figuriamoci poi quando si parla di sanità e quando ci sono già 5 cliniche private in Umbria , nessuna a Terni, ovviamente.
QUI IL VIDEOMESSAGGIO DI BANDECCHI
Se questo era il piatto forte dell’intervista, ci sono almeno altre 3 cose che colpiscono nelle affermazioni del numero 1 di via della Bardesca. Bandecchi sostiene che la situazione nel calcio è insostenibile, “ci sono 3/4 squadre di serie A che rischiano di fallire, oltre 10 di B e minimo 35 di C; se fossero trattate come delle vere aziende dovrebbero portare i libri in Tribunale. Per fare un ristoro alla Ternana mi devono dare 10 milioni, meglio darli a chi ha bisogno”.
L’augurio lo fa al suo allenatore Cristiano Lucarelli di cui tesse le lodi , “lo trovo sprecato in serie C” , ma al quale augura “di non essere comunista nel 2021”. Ognuno sarà pur libero di avere le sue idee?
E poi si ricopre di “falsa” modestia. E’ infatti assai poco credibile quando afferma che “siamo partiti per fare un buon campionato” che “non saremo noi a vincere il campionato e non siamo obbligati a farlo, ci stiamo organizzando per fare bene i play off” che “il Bari è il più titolato e forte per vincere il girone”.
E la chicca finale “io scommetterei sui pugliesi”. Adorabile bugiardo.