Presenza “eccellente”, questa mattina, a Terni, in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova sede ternana del CONI Point di Corso del Popolo. Al taglio del nastro, è intervenuto, infatti, anche il Presidente nazionale del CONI, Giovanni Malagò, accolto con particolare calore dalle centinaia di bambini che prendono parte al progetto voluto dallo stesso comitato olimpico e denominato “Sport di Classe”.
Tante le autorità presenti, partendo, ovviamente dai “padroni di casa”, il Presidente del Comitato Olimpico umbro, Domenico Ignozza, il Delegato del CONI di Terni, Stefano Lupi, oltre alle Autorità Sportive regionali e cittadine ed ai rappresentanti del mondo politico, amministrativo e scolastico.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, tra gli altri argomenti, Malagò ha parlato anche della situazione degli impianti sportivi a Terni, soffermandosi, in particolare, sull’annosa vicenda del palazzetto dello sport, il cui ritardo di realizzazione del progetto è stata da lui stesso definita “scandalosa”.
Per quanto riguarda l’eventuale candidatura italiana alle Olimpiadi 2026, il Presidente del CONI, ha detto che il giorno in cui si formerà un Governo andrà a parlare con chi di dovere “per capire da che parte e come si intende procedere. In questo momento – ha aggiunto – non sarebbe serio fare o dire qualsiasi altra cosa. Sono mesi che sostengo una tesi ovvia – ha ricordato Malagò – ma magari ogni tanto qualcuno dimentica il buonsenso: per avere una candidatura forte di un Paese, ed in questo caso noi ne abbiamo tre, serve avere tre componenti che remano all’unisono nella stessa direzione, non uno più forte e uno meno. Gli enti locali e il Comitato olimpico sono fondamentali così come il ruolo del Governo, ma oggi il Governo non c’è”.
Una battuta, infine, anche sul nuovo CT della nazionale di Calcio. “E’ arrivato il momento di valutare e giudicare chi sarà il soggetto su cui costruire il percorso del futuro” – ha detto -. Le prime impressioni sul nuovo corso sono positive. Sono stati fatti gli esperimenti – ha proseguito – ma non entro in valutazioni tecniche. “A detta di Malagò, “se ci sono dei problemi non è che se vinci le partite li hai risolti e se le perdi va tutto male. Non si deve fare – ha sottolineato – un collegamento automatico e diretto tra risultato sul campo e lo stato di salute di uno sport, perché questo ci confonde e ci porta sulla pista sbagliata. Bisogna rendersi conto quali sono i problemi e fare tutto per evitare che si ripetano. Questa – ha concluso il presidente del Coni – è la partita che si sta giocando con il commissariamento”.
foto Alessandro Cavalieri