Le cooperative del settore Multiservizi e Logistica Merci che da anni operano nei settori sensibili della Sanità Pubblica regionale attraverso l’erogazione di servizi di pulizie, disinfezione, sanificazione, logistica del farmaco, trasporto pazienti in ospedali, distretti, centri salute, poliambulatori, hanno in questa fase emergenziale garantito costantemente e con professionalità la continuità operativa garantendo la tenuta del sistema sanitario regionale facendo la propria parte nella battaglia al contenimento dell’emergenza sanitaria.
Ad oggi nessun lavoratore che opera in questi servizi è stato vaccinato e nemmeno risulta nella lista di programmazione.
“Abbiamo scritto, ormai da tempo, alla Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore alla Sanità, al Direttore regionale Sanità, al Commissario Straordinario all’ Emergenza Covid, al Direttore UslUmbria 1, al Direttore UslUmbria 2, al Direttore generale Azienda Ospedaliera Perugia, al Commissario Straordinario dell’azienda ospedaliera di Terni, ma ad oggi ancora nessuna risposta ci è pervenuta – lamentano i rappresentanti delle cooperative
Inoltre – aggiungono – abbiamo inviato la lista degli operatori, persone che , quotidianamente a contatto con il Covid, rischiano la salute propria e dei loro familiari.
L’esperienza drammatica che stiamo vivendo, certifica l’affidabilità e la professionalità di queste persone che mai si sono tirate indietro sin dai primi giorni di emergenza. Hanno operato senza creare disservizi, adeguandosi tempestivamente alle esigenze dei committenti per salvaguardare la sicurezza di tutti”.
“Chiediamo – dice Andrea Radicchi vicepresidente Legacoop Produzione e Servizi – un immediato tavolo di confronto per concertare modalità e tempistiche della vaccinazione per i nostri lavoratori che non possono più aspettare”.
“Riteniamo, quindi, strategico e fondamentale – concludono le cooperative – per la tutela e la sicurezza del sistema sanitario locale e dell’intero territorio umbro, prioritaria la vaccinazione delle persone che operano in questi servizi altamente rischiosi”.