Sarà inaugurata sabato 5 giugno, nel Museo di Palazzo Trinci a Foligno, la mostra espositiva diffusa “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” organizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la curatela di Pier Paolo Trevisi.
“Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” è la prima mostra in Italia dedicata non ad un solo luogo in cui ammirare antichi graffiti, ma ad una intera regione alla scoperta dei graffiti apposti in diversi luoghi. Scopo della mostra diffusa è permettere ai visitatori di percorrere prima idealmente nel Museo di Palazzo Trinci e poi di persona, gli itinerari pellegrini dell’Umbria, da Narni a Gubbio, da Perugia a Spoleto passando per tutti i borghi, alla ricerca di eremi, chiese ed edicole votive “segnati” dai graffiti.
L’Umbria nel tardo medioevo divenne il centro di una devozione culturale e religiosa, che interessò siti religiosi e laici in prossimità delle due antiche strade romane umbre di maggior transito, la via Flaminia e la via Amerina e i loro diverticoli. Dal XIII secolo nacque un forte impulso di pellegrinaggio, legato al culto per la tomba di San Francesco di Assisi e per i luoghi a lui più cari e successivamente per l’indulgenza della Porziuncola. Da regione di transito, l’Umbria divenne meta di pellegrinaggi. Negli edifici religiosi comparvero i primi graffiti, spesso opera di pellegrini e viandanti. Non solo graffiti devozionali, ma anche scritture di memoria, commemorative, di carattere pratico e d’intento cronachistico che tramandano avvenimenti storici ed eventi naturali, ma anche vicende private o legate più strettamente alla sfera del personale.
Un segno che evidenzia il passaggio, la volontà di lasciare una propria memoria, un atto comunicativo, che oggi si è deciso di studiare e mappare per dare vita ad un itinerario alla riscoperta di queste antiche iscrizioni.
La mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” prevede una serie di fotoriproduzioni, videoproiezioni, trascrizioni, descrizione e indicazione degli oltre venti luoghi di provenienza dei graffiti con relative indicazioni per raggiungerli ed è stata pensata con lo scopo di recuperare, valorizzare e far conoscere i graffiti di epoca medievale e moderna presenti nel territorio umbro, al fine di favorire un turismo sostenibile alla scoperta di luoghi ameni, siti religiosi e luoghi della tradizione laica, palazzi ed edifici pubblici o privati, dove il graffito perde la sua valenza devozionale e cultuale, ma esprime un bisogno prettamente comunicativo ed espressivo, si pensi ai graffiti amorosi o alle iscrizioni carcerarie. Circa 50 schede dotate di un codice QRCode attraverso il quale sarà possibile il collegamento alla relativa pagina online del sito internet, con informazioni sul luogo di provenienza del graffito e le indicazioni per raggiungerlo.
“Dovresti osservare bene quella parete, c’è un’iscrizione graffita che potrebbe interessarti – racconta Pier Paolo Trevisi – fu così che una decina di anni fa durante una ricerca su San Stanislao per la mia tesi di laurea, un frate minore d’Assisi, di nome Vladimiro, decano di origini bulgare della Basilica di S. Francesco d’Assisi, mi introdusse al mondo dei graffiti medievali e moderni. Uomo di grande cultura e sensibilità, abile pittore di icone e di soggetti sacri, mi parlò di una testimonianza lasciata da un pellegrino straniero che citava la canonizzazione del vescovo Stanislao. Avvicinandomi alle pareti della basilica superiore con una luce radente trovai questa e altre numerosissime iscrizioni. Nacque una passione per questo genere di scritture che non mi ha più abbandonato. Cercai un fotografo disposto ad effettuare una scansione delle pareti della Basilica di Assisi e trovai Lorenzo Dottorini, un professionista appassionato d’arte a cui dobbiamo tutte le immagini esposte in mostra. Dal 2012 abbiamo scansionato moltissimi luoghi in tutto il territorio umbro e siamo in attesa di visitarne altri. Nel frattempo, io ho concluso un dottorato di ricerca dedicato ai graffiti umbri proprio lo scorso anno e Padre Vladimiro ci ha lasciato; credo sia giusto dedicare a lui questa mostra.”
La mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” rimarrà aperta fino al 29 agosto poi da settembre verrà diffusa in altri luoghi significativi del territorio.