20 anni moriva il professor Gianfranco Ciaurro, ministro della Repubblica (Presidente del consiglio, il socialista Giuliano Amato), consigliere di Stato e primo sindaco non di sinistra della città di Terni, rappresentante della lista Alleanza per Terni sostenuto da tutto il centro destra, eletto il 20 giugno 1993. Fu rieletto per un secondo mandato l’11 maggio del 1997, con Forza Italia (appoggiato dal centrodestra), ma questa esperienza naufragò nel giro di 2 anni anche perché la maggioranza in consiglio comunale, pe effetto del voto disgiunto, era di centrosinistra.
La figura del professor Ciaurro è stata ricordata questa mattina nel parco a lui intitolato.
“Nonostante il tempo trascorso, non è affatto scomparso dalla memoria dei ternani – ha detto il sindaco Leonardo Latini – la sua figura, la sua opera, il suo impegno per Terni, la sua stessa idea di città restano per noi amministratori una pietra di paragone con la quale confrontarci continuamente.
Ciaurro non aveva l’aspetto, né tantomeno i modi del rivoluzionario, eppure è stato l’artefice o l’ispiratore di una rivoluzione gentile che ha segnato un prima e un dopo nella storia moderna di Terni”.
Il professor Ciaurro – ha aggiunto il sindaco – ha ripensato la stessa identità cittadina, portando i ternani a riconoscersi non solo in una cultura industriale e operaia divenuta nel tempo una monocultura autoreferenziale, ma in una storia molto più articolata e complessa, fornendo al tempo stesso gli strumenti culturali, metodologici e pratici per utilizzare in concreto questo cambiamento di prospettiva, puntando su iniziative, attività e progetti quasi mai prima esplorati. Ha inoltre, per la prima volta, iniziato a ridefinire il ruolo di Terni nella regione Umbria e nell’area vasta del Centro Italia, ed ha restituito all’amministrazione cittadina un rigore morale ed una capacità professionale che restano un esempio per tutti”.
“Oggi noi siamo qui per provare a raccogliere qualcosa di questa splendida ancorché difficile eredità. Lo facciamo in una fase storica molto diversa, in un mondo profondamente mutato. Siamo tuttavia consapevoli dell’esigenza primaria di restituire fiducia e orgoglio ad una città che, se continua – più di altre – ad essere colpita da crisi sistemiche, al tempo stesso – più di altre – proprio per la sua storia, per la sua identità complessa, per le abilità che è riuscita a formare, dispone di molte più armi per combattere e per rialzarsi. Su questo credo che l’insegnamento di Ciaurro sia ancora attuale. Terni, con i suoi pregi e i suoi difetti, è una città speciale nel panorama regionale e proprio per questo può e deve giocare un ruolo preminente in Umbria e non solo, con la sua capacità di mettersi in discussione, di reinventarsi, con la sua vocazione alla dinamicità e con una visione strategica complessiva.
Non sarà facile ottenere risultati paragonabili a quelli del sindaco Ciaurro – ha concluso il sindaco Latini – ma una cosa è certa: seguiremo il suo esempio di amore per Terni, di orgoglio per la sua storia, la sua tradizione e la sua identità e di rispetto profondo per i ternani”.
Nel corso della cerimonia hanno ricordato la figura del professor Ciaurro, il presidente del consiglio comunale Francesco Ferranti e i consiglieri Paolo Cicchini, Paolo Angeletti e Michele Rossi.