Sarà una notte d’arte, talento e memoria sotto le stelle quella in programma martedì 22 luglio a San Gemini, come secondo appuntamento di “Sangemini Classic”. Un’esperienza che trascende i confini tra classico e contemporaneo, spiritualità e tradizione, voce e visione.
Un evento che arriva dopo l’emozionante aperura del “piccolo festival di vera arte” del 15 luglio scorso, con il concerto inaugurale “Una dedica a San Francesco” del coro della Porziuncola Papale di Santa Maria degli Angeli di Assisi diretto da Padre Matteo Ferradeschi.
Prosegue così per festeggiare i suoi 25 anni ed “In nome della pace” il “Sangemini Classic, promosso dall’associazione culturale Nuova Tradizione Musicale e diretto da Virna Liurni in collaborazione con il Comune di San Gemini, la Fondazione Carit e privati.
Questa edizione, proseguendo su questo solco tracciato in 25 anni, si articola in tre appuntamenti principali, che si tengono nella suggestiva piazza Duomo di San Gemini (ore 21.30).
Il 22 luglio si celebra l’eccellenza con il “Gran galà degli artisti”. Musicisti, interpreti, ricercatori e protagonisti dell’arte e della cultura, di fama nazionale e internazionale, accenderanno il palco del Sangemini Classic per un evento unico nel suo genere. Grandi protagonisti della musica classica, jazz, tradizioni popolari, ricerca spirituale e pensiero creativo si incontrano per un’esperienza unica.
La serata è dedicata a Riccardo Regi, giornalista, musicista e penna poetica sostenitore da sempre del Sangemini Classic, purtroppo recentemente scomparso. Sul palco, per omaggiarlo, si alterneranno noti artisti legati alla storia del Festival (Pier Narciso Masi, Ramberto Ciammarughi, Gino Nappo, Serenella Isidori, Sonidumbria con Marco Baccarelli, Barbara Bucci e Gabriele Russo, Nando Citarella, Carlo Cossu, Cesare Damiano e i suoi gatti, Oscar Bonelli, Giovanna Tatò, L’Estate di San Martino con Stefano Tofi e Marco Pentiricci). Special Guest da New York Alessandra Belloni.
Durante la serata è prevista la consegna degli attestati agli allievi della scuola di pianoforte della direttrice artistica Virna Liurni. La pianista parteciperà al concerto condividendo, così come negli altri appuntamenti, i suoi brani di ispirazione spirituale con gli artisti, quale essenza della filosofia legata alla povertà, all’accoglienza e al verbo francescano.
“Sangemini classic” terminerà il 29 luglio con il concerto “Il suono dell’immagine”grazie al ritorno dei Solisti dell’Augusteo diretti da Paolo Vivaldi, in un repertorio che celebra le grandi colonne sonore di Morricone, Zimmer, Rota, Vivaldi e Piazzolla.
“Con grande onore e riconoscenza, il Sangemini Classic celebra il prestigioso traguardo della sua 25/a edizione, confermandosi come uno degli appuntamenti di eccellenza nel panorama culturale e musicale italiano” afferma Virna Liurni che ha ideato e poi diretto il festival in tutti questi anni con coerenza artistica.
“Nel tempo – prosegue – il festival è sempre stato un faro che nel suo piccolo ha proposto un’arte ricercata e piena di ricchi significati e avanguardismi internazionali”.
Il Festival ha nel tempo costruito un’identità inconfondibile, affondando le sue radici in quella “povertà che si nutre di passione e di profondità”, dove il “Nome” non è protagonista, ma espressione artistica personale, in una visione di “Arte vera, libera e utile”, aperta a un pubblico anche non colto, ma desideroso di un ascolto rinnovato.
Il festival, si caratterizza per il suo approccio etico-filosofico e il rifiuto della mercificazione dell’arte, offrendo un’esperienza che “non si disperde nell’iper-offerta” e che predilige “i toni dimessi, quasi sussurrati e vibrati”.
“Un’estetica del piccolo che si manifesta nella cura di ogni dettaglio, nell’attenzione per la sfumatura, per il tempo lento che riserviamo all’ascolto, per quell’ intimità che nasce dal dialogo profondo tra artista e pubblico” racconta ancora Virna Liurni.
In questo luogo senza palcoscenico, dove la scena si fonde con l’anima, l’arte diventa quindi esperienza condivisa, “memoria emotiva scolpita”, e cresce grazie alla curiosità, all’attesa e alla verità del sentire.
Il Sangemini Classic anche nel 2025 rinnova quindi la sua vocazione di “vera arte” come politica culturale e misura di civiltà.