Sembra che l’Ater, ormai, spetti di diritto a un ternano. Dopo la presidenza di Christian Armadori è toccato a Emiliano Napoletti prendere il comando dell’ente. Peccato che sia anche l’unico ente regionale, su 7 che hanno rinnovato gli incarichi recentemente, toccato a un ternano.
“Il quadro che si va a profilare per la rappresentanza di Terni negli organismi regionali è desolante. Terni – come già ha evidenziato qualche associazione di categoria.
Le nomine in Umbria digitale, Ater, Villa Umbra, Gepafin, Sviluppumbria, Umbriaflor e Fondazione Uj, vedono un unico ternano, il presidente di Ater nonché ex collega di studio del sindaco di Terni.
Per il resto niente, una città di grande rilevanza come Terni vede un’unica figura in uno scenario regionale che ha distribuito decine di incarichi. Ci domandiamo se effettivamente a Terni non ci siano quelle competenze manageriali e amministrative in grado di dare un apporto alla amministrazione regionale. Una situazione senza precedenti, la più palese contraddizione a quel riequilibrio amministrativo che il sindaco e la Lega a Terni dicono di voler fare ma che poi a Perugia si rimangiano in maniera clamorosa.”
E’ quanto sostiene in una nota il capogruppo Pd nel consiglio comunale di Terni, Francesco Filipponi.
“L’unica azione di riequilibrio amministrativo è il trasferimento annunciato di Arpa a Terni. Siamo molto felici che su questo versante la Lega abbia fatto il copia e incolla con una proposta di legge regionale presentata dal Pd. Non ne siamo gelosi se si tratta di fare gli interessi di Terni.
Cogliamo l’occasione – conclude Filipponi – per esprimere solidarietà a tutti quei professionisti, quelle figure di primo piano che provengono da Terni e che non sono riuscite ad arrivare nella stanza dei bottoni di Perugia. Comprendiamo benissimo il rammarico delle associazioni di categoria.”