Sabato 26 e domenica 27 agosto a Calvi dell’Umbria torna la ventitreesima edizione di “Tra Pomi e Fiori” organizzata dalla Pro Loco.
Si tratta di una delle mostre florovivaistiche più importanti che hanno luogo ogni anno a livello nazionale. L’evento calvese ha però una marcia in più, in quanto si svolge non in uno spazio predefinito, ma in tutto il centro storico: dalla piazza principale, fino ai vicoli e agli angoli più nascosti di questo antico borgo medioevale che fa da spartiacque fra l’Umbria e la Sabina.
Anche per l’edizione di quest’anno sono tante le adesioni di espositori che arriveranno da varie parti d’Italia.
“Tra i tanti aspetti positivi – spiegano gli organizzatori – c’è quello riguardante gli apprezzamenti che vengono fatti alla nostra cittadina da parte di persone che si aggirano tra gli stand. Si tratta, evidentemente di persone che arrivano per la prima volta a Calvi e rimangono colpiti dalle bellezze del nostro borgo. Il fatto di trovarlo ‘addobbato’ con migliaia di fiori, piante e tanto altro, rende ancora più suggestivo il colpo d’occhio. Insomma sono sempre tantissimi coloro che sottolineano come una mostra florovivaistica si sposi così bene con il contesto in cui viene organizzata. Accanto a questo aspetto – aggiungono dalla Pro Loco – spiccano le caratteristiche ‘tecniche’ dell’evento, che fanno capo alla qualità delle piante, dei prodotti esposti e alla grande competenza degli espositori. E’ molto importante, in manifestazioni di questo tipo, il contatto diretto che si instaura tra visitatori, appassionati ed acquirenti con il produttore. Un contatto che permette di avere tutti i consigli per coltivare al meglio ogni tipo di pianta”.
Ma c’è dell’altro. “Si – riprendono dalla Pro Loco – perché accanto all’indiscutibile valore che la nostra manifestazione ha raggiunto attraverso le tante edizioni, c’è da considerare l’importanza offerta dall’aspetto turistico-culturale che è in grado di offrire Calvi. Chi verrà a trovarci avrà infatti la possibilità di ammirare le opere esposte all’interno del Museo del Monastero delle Suore Orsoline, dove è ospitata la collezione Chiomenti-Vassalli, oltre ai ‘Murales’ e al nostro meraviglioso presepe monumentale ospitato all’interno della chiesa di Sant’Antonio”.