Sono entrati in azione gli avvocati: eccola la storia della farmacia comunale di Narni che si è ingarbugliata improvvisamente davanti alla interpretazione di una legge controversa che era stata fatta per evitare i “comparaggi”, l’accordo tra medici e farmacisti. Ed in base a questo la Asl ha diffidato il Comune di Narni che aveva affidato la sua farmacia ad una società che ha nel suo organico molti medici, anche se è proiettata sulla diagnostica. E così via cogli avvocati: la Asl ha diffidato, il Comune ha fatto ricorso al Tar il quale ha accolto la sospensiva, come dire che ci vuole ancora pensare. Poi Consiglio di Stato, insomma ci sarà da lavorare. In Comune sono tranquilli perché la Medical Center, che ora la gestisce, non sembra essere nella categoria indicata dalla Asl in quanto i medici che vi lavorano non possono prescrivere medicine. “Sono i medici di famiglia abilitati a questo scopo”. Ma l’affido alla Medical Center è stato effettuato solo per rilanciare la farmacia comunale che è rimasta molto indietro nella valutazioni dei clienti, che non la trovano comoda. Il programma della Medical Center invece prevede un potenziamento dell’intera struttura dove si potranno anche eseguire prelievi ed analisi elementari. Dice Marco Mercuri, l’assessore anche ha guidato il trasferimento: “A noi interessa rilanciare la farmacia, che deve diventare attiva in maniera consistente in modo da fornire sevizi e fare utili da impiegare nella amministrazione del comune”.