Una stesura cromatica vibrante e dinamica che da vita ad una sorta di pittura in movimento. Opere compositivamente irruente, a volte di impronta astratto geometrica, altre vagamente cubiste con frammentazione di dettagli. Quelle di Baldo Savonari, siciliano classe 1942, sono composizioni di penetrante vigore in perfetto equilibrio tra fatto segnico e tessuto coloristico. I sapienti contrasti cromatici si sostanziano di intensità rappresentative che acquistano un forte senso plastico.
I lavori di Baldo Savonari, che coprono un arco temporale che va dal 1986 al 2017 – grazie a Il Punto – Centro ternano di cultura e Tempus/Vitae – Associazione di promozione sociale, in collaborazione con Indisciplinarte ed il Caos di Terni – sono esposti presso la Sala Carroponte del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice in una mostra dal titolo “Trent’anni di pittura, quasi un’antologica”.
Come spiega Domenico Cialfi, curatore della mostra, “Baldo Savonari si definisce un pittore di “bottega”, un artista che con sapienza e passione ha imparato il proprio mestiere frequentando gli studi di buoni maestri, dai quali ha assimilato le tecniche e la filosofia del lavoro artigianale. Fino al 1975 viene influenzato dai pittori astrattisti o comunque non figurativi, nel 1976 l’incontro con l’opera futurista di Giacomo Balla e Umberto Boccioni cambia direzione al suo lavoro che si incentrerà sulla rappresentazione cromatica del movimento fin quando nel 1985, nel suo studio di pertinenza dell’Abazia di Farfa in Sabina, mentre sta contemplando le Battaglie del pittore rinascimentale Paolo Uccello, avviene la folgorazione che unirà nella sua pittura la cultura del Rinascimento al dinamismo del Futurismo. Così l’anno successivo Savonari, rivisitando e interpretando la battaglia di Paolo Uccello, firma la sua prima opera d’intonazione futurista, fondando un movimento ispirato al Futurismo con la redazione del Manifesto del Terzofuturismo. Ciò che affascina Savonari del Futurismo è lo studio delle vibrazioni cromatiche, la rappresentazione del movimento, l’energia latente che riposa nella materia e soprattutto l’evocazione dell’intensità vitale dei fenomeni, siano essi naturali o artificiali”.
Durante l’inaugurazione della mostra “Trent’anni di pittura, quasi un’antologica” si è tenuta una performance di danza moderna ispirata alle opere di Savonari con Livia Massarelli, danzatrice e coreografa laureata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e danzatrice nella compagnia EDge della London Contemporary Dance School basata al The Place a Londra, che ha lavorato con coreografi di fama internazionale danzando in Italia, Inghilterra, Scozia, Portogallo ed Austria ed ha partecipato come danzatrice e coreografa ad importanti festival come La Biennale Danza, il Festival Dei Due Mondi e TerniFestival. Livia Massarelli ha danzato su musiche rielaborate elettronicamente dal maestro Maurizio Massarelli, docente di violoncello al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e al master di Ingegneria del Suono presso l’Università di Torvergata a Roma.
L’attrice Elisa Gabrielli, artista formatasi alla scuola di Gastone Moschin e per lo più attiva con il Teatro Stabile dell’Umbria, ha infine recitato una poesia di Franca Maria Corneli.
La mostra “Trent’anni di pittura, quasi un’antologica” di Baldo Savonari sarà visitabile fino al 29 ottobre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 al Caos di Terni.