Aveva scelto l’Umbria è in particolare Lugnano in Teverina per trascorrere gli ultimi anni della sua vita ed ora, a quattro anni dalla sua scomparsa, al Caos di Terni si ripercorrono i temi principali della sua poetica fotografica. Stiamo parlando di Sandro Becchetti, fotografo romano scomparso nel 2013. “L’inganno del vero” è il titolo della mostra organizzata da Opera Laboratori Fiorentini e promosso dal Comune di Terni, curato da Valentina Gregori e da Irene Labella, con la collaborazione dell’associazione culturale Primavere Urbane e di Sistema Museo. Le due curatrici hanno preso spunto da una pubblicazione postuma, del luglio 2015, che raccoglie venti scritti e ottantacinque fotografie di Sandro Becchetti, dal titolo “L’inganno del vero. Tracce di un percorso in soggettiva”, per la mostra ternana che intende far emergere, in una lettura omogenea, gli aspetti più potenti e contrastanti del linguaggio fotografico di Becchetti.
“Fotografia come incontro di frammenti di vita – afferma Valentina Gregori – che sentono di appartenersi per ragioni inspiegabili ma sufficienti”.
In esposizione, oltre ai ritratti dei principali protagonisti della cultura del XX secolo (Alfred Hitchcock, Andy Wahrol, Pier Paolo Pasolini, François Truffaut, Federico Fellini), le periferie della Roma “pasoliniana” e i paesaggi umbri, figurano dieci fotografie che Becchetti ha realizza alle Acciaierie di Terni negli anni Settanta, di cui alcune inedite.
”Un’identità operaia che, vista attraverso uno sguardo contemporaneo, aggiunge Valentina Gregori, appare quasi mitica ed eroica. Un eroismo che sembra calarsi nella vita di ogni giorno e in questa trovare il suo nutrimento: nell’orgoglio di un lavoro, nella libertà di un saper fare”.
Queste foto ternane sono riunite in “uno spazio a sé che, ai fini del percorso espositivo, intende mettere in luce gli aspetti più intimi e incisivi del lavoro di Becchetti. Si tratta della Project Room, intitolata per l’occasione “La caduta degli dei”. Un luogo, affermano Valentina Gregori e Irene Labella, dove diversi piani di lettura si incrociano generando, allo stesso momento, una riflessione personale e collettiva: al centro un tavolo sul quale sono raccolti gli oggetti più significativi della vita del fotografo e alle pareti le fotografie ternane”.
La mostra fotografica di Sandro Becchetti “L’inganno del vero” rimarrà aperta fino al 4 marzo 2018 dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Chiuso lunedì, a Natale e Capodanno.