In una intervista pubblicata sulle pagine nazionali de Il Messaggero l’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni, l’ingegnere Massimiliano Burelli non nasconde le sue preoccupazioni legate alla diffusione del covid19 all’interno dello stabilimento. ” “Il dilagare della pandemia – afferma Burelli – ci preoccupa davvero sul fronte della continuità aziendale”.
Burelli comunica i dati ufficiali: “su 2.350 lavoratori, ieri sera (l’altro ieri sera per chi legge, ndr) ne avevamo 172 contagiati e 99 in quarantena. Parliamo di oltre il 10% della forza lavoro”.
Un paradosso perché “abbiamo il portafoglio pieno di ordini per i prossimi 5 mesi” e “abbiamo ridotto del 10-15% la produzione”.
“Purtroppo negli ultimi giorni – afferma ancora Burelli nell’intervista al Messaggero – c’è stato un incremento costante dei contagiati e dei quarantenati, senza conseguenze gravi per la salute dei lavoratori, per fortuna. Ma le assenze pesano sulla operatività. E non è nemmeno prevedibile l’evoluzione nei prossimi giorni. Fin dove riusciamo a lavorare in sicurezza , cosa che è la mia priorità assoluta, lo faremo, rispettando gli impegni presi con i nostri clienti ma se i contagi dovessero raddoppiare diventerebbe davvero complesso procedere”.
Non dovrebbe incidere l’obbligo vaccinale obbligatorio dal 15 febbraio.
“Non siamo in grado di sapere – afferma Burelli – quanti sono i lavoratori non vaccinati. Sappiamo che solo l’1% non si presentato al lavoro perché senza Green pass. Siamo stati fortunati. Adesso però non posso nascondere una creta preoccupazione”.