Alcuni quotidiani e siti nazionali hanno dato ampio risalto a un accordo raggiunto fra l’ex presidente del consiglio, leader di Forza Italia e attuale presidente del Monza, Silvio Berlusconi e il presidente dell’Università telematica Niccolò Cusano e attuale presidente della Ternana Stefano Bandecchi.
L’accordo non è calcistico bensì ruota intorno all’idea di Berlusconi di lanciare una sua Università.
Peraltro più che un’idea visto che c’è già il nome, Universitas Libertatis. Per Berlusconi, quello dell’Università di Forza Italia è stato un pallino da sempre, serve per rilanciare il partito, inserire forze fresche e preparate.
Secondo le indiscrezioni pubblicate da vari giornali le lezioni si terranno a Villa Gernetto a Gerno, frazione di Lesmo, provincia di Monza e Brianza. Una villa con 60 camere da letto e il cinema. Una Reggia, più che una villa, acquistata da Berlusconi proprio per ospitare una università, circa 15 anni fa. Attualmente ospita convegni, i ritiri della squadra di calcio del Monza. Berlusconi non ci vive.
A Villa Gernetto si terrà l’inaugurazione dell’anno accademico. Le lezioni non vi si terranno perché tutto sarà on line.
E qui entra in gioco il presidente di Cusano e della Ternana.
Berlusconi infatti ha stretto una accordo con l’università telematica di Bandecchi che metterà a disposizione della Universitas Libertatis la sua piattaforma on line.
La scuola Azzurra – si legge su Repubblica cartacea di ieri – non potrà fregiarsi del nome che sogna l’ex premier, Università delle Libertà. Questione legale.
“E’ un Ente para-accademico – spiega Giovanni Puoti prorettore di Unicusano e membro del Comitato Scientifico dell’Ateneo azzurro – non si può definire Università. Si chiamerà Universitas. E come Unicusano riconosceremo i Master”.
Nei giorni scorsi lo stesso presidente della Unicusano Bandecchi aveva fatto pubblicare una lettera indirizzata ai ministri Maria Cristina Messa (Università e Ricerca) e Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione) sul “Messaggero” e sul “Corriere della Sera”, in cui criticava un accordo fra i due ministeri per l’iniziativa “PA 100 e Lode” in base al quale i dipendenti pubblici potranno usufruire di un incentivo per frequentare Corsi di laurea, Master e Corsi di specializzazione. Questa intesa escluderebbe le Università telematiche come la Unicusano, che verrebbero trattate come Università di serie B.
Le diplomazie sono al lavoro per sanare la ferita anche se Bandecchi ha replicato che “finché non vedo nero su bianco, non ci credo”.