Acquasparta territorio amico delle api e votato alla biodiversità. Per questo Palazzo Cesi ospiterà, alle ore 16 di sabato 14 novembre, la prima giornata dell’Apiarium, “Lo stato di salute delle api da miele e degli insetti impollinatori in Italia e in Umbria”. L’evento, in diretta streaming a causa della pandemia da covid-19, è organizzato dal Comune di Acquasparta e vedrà la partecipazione dell’ambasciatore in Italia della Repubblica di Slovenia Tomaz Kunstelj.
Aprirà i lavori il sindaco di Acquasparta Giovanni Montani, insieme all’assessore alla cultura Guido Morichetti, cui seguiranno gli interventi di tecnici, professori universitari ed esperti del settore. Fra questi Mirko Pacioni del museo naturalistico di Lubriano, Antonella Canini del Centro ricerche Miele del dipartimento di biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, Antonio Felicioli del dipartimento di scienze veterinarie dell’Università degli studi di Pisa, Tiziano Gardi dell’Università degli studi di Perugia e Matteo Giusti agronomo e apicoltore.
“E’ solo un primo passo di un percorso virtuoso – dicono il sindaco Giovanni Montani e l’assessore Guido Morichetti – dispiegato su diversi obiettivi temporali e opere segno per sostenere le attività apistiche del territorio e farle diventare un’opportunità lavorativa e di inclusione sociale. Passi fondamentali sono l’incremento nel verde pubblico, la coltivazione di specie amiche delle api, il recupero delle buone pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità, la promozione culturale e formativa continua su questi temi, la realizzazione di un Giardino delle Api e percorsi didattico-informativi.
Oltre a questo molto importante sarà anche la promozione nelle scuole per sensibilizzare sul valore dei temi dell’ecologia e dell’economia circolare. La scelta di Acquaspara, sottolineano Montani e Morichetti, è ispirata dalla storia scientifica di questo luogo dove gli accademici Lincei produssero l’Apiarium, il primo trattato di descrizione biologica mediante osservazione al microscopio e “dove si produce il miele più buono del mondo che talvolta fa a gara con lo zucchero, sia sotto l’aspetto del colore, sia sotto quello della solidità, sia infine sotto quello dell’uso”, così diceva e scriveva il principe Federico Cesi nel 1625. Ci piacerebbe festeggiare il quarto centenario dalla pubblicazione dell’Apiarium, avendo realizzato buona parte di questi obiettivi – dichiarano i due amministratori – perché come dice il piano strategico europeo “proteggere e ripristinare la biodiversità è l’unico modo per preservare la qualità e la continuità della vita umana sulla Terra. Gli impegni proposti in questa strategia aprono la strada a cambiamenti ambiziosi e necessari – proseguono – cambiamenti che garantiranno il benessere e la prosperità economica delle generazioni presenti e future in un ambiente sano. Noi vorremmo esserne parte attiva.
Questa iniziativa – spiegano ancora sindaco e assessore – potrebbe sembrare di interesse di nicchia, mentre è invece una scelta strategica e politica precisa e molto importante per tutti. Questa dell’Apiarium, che significa “alveare” e prende il nome dal famoso trattato di Federico Cesi sulle api, vorrebbe diventare nel tempo un appuntamento annuale dove fare sintesi sullo stato dell’arte in merito alla salvaguardia delle api e degli insetti impollinatori con la divulgazione dei sistemi naturali di estrazione del miele e delle modalità biologiche accertate”.
Montani e Morichetti ricordano infine che “la biodiversità è fondamentale per la salvezza e la salute della vita sul pianeta e le api sono garanzia e motore principale dell’impollinazione che riguarda 75 per cento dei tipi di colture alimentari globali”.
La prima Giornata dell’Apiarium di sabato si inserisce nella strategia dell’Ue per la biodiversità 2030 dal titolo “Riportare la natura nelle nostre vite” dove uno degli impegni chiave da realizzare è “l’inversione del calo degli impollinatori”.