E’ dedicata a Giuseppe Fava, intellettuale e giornalista ucciso a Catania il 5 gennaio del 1984, la targa scoperta ad Acquasparta. A presenziare alla cerimonia commemorativa c’erano il sindaco Giovanni Montani, i rappresentanti del locale presidio di Libera “Giuseppe Fava”, le forze dell’ordine, l’associazione nazionale carabinieri, il dirigente scolastico, i docenti, una rappresentanza degli studenti e Francesca Andreozzi, nipote di Fava, che a quel tempo aveva 5 anni e che l’uomo stava andando a prendere a teatro quando fu ucciso. “Un ringraziamento profondo a tutti – dice il sindaco Montani – e un grande apprezzamento per gli studenti della scuola secondaria di primo grado che hanno rivolto molteplici domande e formulato tanti spunti di riflessione. Hanno mostrato notevole interesse, tanta curiosità, tanta motivazione, tanta voglia di conoscere per tenere viva la memoria, scuotere le coscienze e provare ad impegnarsi nella lotta contro le ingiustizie e nella difesa della verità”. Le parole che hanno colpito il cuore di ciascuno sono state raccolte dai ragazzi nel “Fiore della memoria”, affisso sul portone di Casa Biagetti, la palazzina confiscata alla mafia, situata all’angolo di Corso Umberto, verso la piazza, che a breve sarà interessata da lavori di riqualificazione per la creazione di appartamenti a canone concordato a favore di giovani coppie. Un grazie Montani lo ha rivolto anche “ai tanti testimoni che come Fava hanno pagato con il sangue. La vostra eredità ricorda anche a noi amministratori l’importanza di un impegno quotidiano serio, libero e onesto a servizio di ogni cittadino”.