30 espositori, 45 commercianti, 16 associazioni del territorio, 11 sponsor, tanti cittadini che si sono impegnati nell’arredo urbano: sono i numeri de “L’Antica Fiera Lincea di Natale” evento che, dopo 400 anni, recupera le tradizioni natalizie di Acquasparta dei tempi di Galileo Galilei e dell’Accademia dei Lincei. Tante le iniziative culturali, sociali, ricreative, spettacolari, per bambini e famiglie, che dal 6 dicembre al 6 gennaio saranno ospitate in Corso Lincei e Piazza Cesi. La Fiera Lincea è stata presentata questa mattina in Provincia a Terni in una conferenza stampa tenuta dal sindaco di Acquasparta Giovanni Montani e dalla giunta comunale composta dal vice sindaco Benvenuto Romano, dagli assessori Sara Marcucci, Guido Morichetti e Federico Regno.
“Vogliamo creare un evento di alta qualità che sappia attrarre turisti e visitatori da fuori città e che sia una spinta per costruire un’offerta promozionale di livello che metta insieme anche altri centri dell’Umbria del sud, ha detto il sindaco Montani, il nostro obiettivo non è quello di fare il classico mercatino di Natale – ha aggiunto – ma di creare un vero e proprio evento in grado di valorizzare Acquasparta, la sua storia e la sua cultura durante tutto l’anno”.
Durante il Natale il centro storico sarà rallegrato da un grande albero natalizio davanti a Palazzo Cesi, da tante luminarie, dalla Casa di Babbo Natale e l’angolo giochi per i più piccoli, dalla mostra dei presepi nonché da figuranti e tamburini rinascimentali, saltimbanchi, mangiafuoco, spettacoli teatrali, artisti da strada e performance delle scuole del territorio, concerti gospel e spettacoli teatrali.
“La Fiera Lincea di Natale riscopre una nostra antica tradizione – hanno sottolineato il vice sindaco Romano e gli assessori Morichetti e Marcucci – quando nel ‘600 la fiera di Acquasparta attraeva i migliori mercanti dell’Umbria, riuscendo a concorrere e spesso a superare, anche Foligno o Spoleto, grazie alle particolari condizioni di favore che i principi locali avevano creato in zona. Alla fiera di Acquasparta infatti non erano previste tasse, né sul venduto, né sull’acquistato, a differenza di come avveniva altrove e questo aveva creato una sorta di zona franca dove mercanti, arti e mestieri proliferavano”.
Durante il periodo della fiera sarà possibile effettuare anche una visita guidata per le vie del borgo che terminerà a Palazzo Cesi che, per l’occasione, ha aperto alcune stanze.