E’ morto nel primo pomeriggio di oggi Toto Cutugno, uno dei più popolari cantanti italiani.
Cutugno è deceduto nell’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. Aveva 80 anni, appena compiuti il 7 luglio.
Nell’immaginario collettivo resterà per sempre “L’italiano”, il brano presentato al Sanremo 83 che si piazzò soltanto al quinto posto, lui che era abbonato ai secondi posti “Emozioni”, “Figli”, “Le mamme”, “Noi ragazzi di oggi”, in coppia con un giovanissimo Luis Miguel che diventerà una star in Sud America e che Sanremo lo vinse nel 1980 con “Solo noi”.
Cutugno, nel 1979, scrisse anche uno dei successi più grandi di Adriano Celentano, “Soli”.
La sua carriera di artista in realtà era iniziata con gli Albatros che nel 1976 si presentarono a Sanremo, arrivando terzi, con un bellissimo singolo “VoloAz504”.
Nel 2007 gli venne diagnosticato un tumore alla prostata.
LE PRIME REAZIONI
Fabio Fazio: “Toto Cutugno era una persona gentile. Mi legano a lui ricordi indimenticabili – scrive il conduttore di Che Tempo che Fa” – La sua scomparsa lascia un grande vuoto ed è un grande dolore”.
“E’ doveroso da parte mia ricordare un grande cantante, un grande autore ed interprete che purtroppo oggi ci ha lasciati: Toto Cutugno.
Ho avuto il piacere e l’onore di incontrarlo tante volte e di condividere momenti di spettacolo molto belli.
Ha contributo a far amare la musica italiana nel mondo. E’ stato e rimarrà sempre uno dei simboli del Festival di Sanremo – ha scritto Amadeus – Lo ricorderemo con grandissimo affetto: sono vicino alla famiglia e a loro va il mio forte abbraccio” .
“Sono addolorato, Toto Cutugno era una persona buona. Una perdita troppo grande per me, sono addolorato. Una grande perdita per tutti gli italiani e per chi ama la musica. Sembrava scontroso, invece era chiuso perché era malinconico e non triste – ha detto Pippo Baudo – A quel Sanremo del 1983 capii subito che l’italiano sarebbe diventato un successo internazionale”.
“Toto Cutugno era un artista, un uomo e un italiano buono e gentile – ha scritto Laura Pausini – Ho molti ricordi legati a lui e sono sinceramente dispiaciuta per la sua scomparsa. Un abbraccio alla sua famiglia e ai suoi fan di tutto il mondo”.
L’OMAGGIO DI ADRIANO CELENTANO
”Ciao Toto!…ricordo che eravamo in macchina… una cinquecento credo, e tu insistevi perché io incidessi “L’italiano”. Una superbomba appena ultimata la notte prima che ci vedessimo. “Non ho dormito tutta la notte” -mi dicesti- “pensando al successo che faremo, tu come interprete, e io come autore”, il brano era davvero FORTE!!! Ma ciò che più di tutto mi frenava era proprio la frase piu’ importante: “IO SONO UN ITALIANO VERO”. Una frase oltretutto insostituibile, in quanto è proprio su questa che si regge l’intera impalcatura di quella grande opera. E io sentirmi pronunciare: “SONO UN ITALIANO VERO” mi sembrava di volermi innalzare”.
Così Celentano ricorda Toto Cutugno.
“Lui non credeva alle sue orecchie – aggiunge – ma non capisci che è proprio questo il punto, io l’ho scritta pensando a te, perché tu sei davvero un italiano vero.” “Si lo so”- gli dissi io -“però non mi va di dirlo io…”.
Non sempre ma a volte la troppo scrupolosità si può trasformare in una cazzata mondiale. Però nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu! Eri e rimarrai, un grande, indimenticabile! Ti voglio bene”.