Di Chiara Furiani
Sarà Vinicio Marchioni ad aprire Narni Città Teatro che, da venerdì 14 a domenica 16 giugno, riempirà di cultura, spettacoli, musica, incontri e performance il borgo umbro che si prepara ad accogliere, nei tanti spazi cittadini coinvolti e ripensati per i diversi appuntamenti, le proposte artistiche dei due direttori Davide Sacco e Francesco Montanari.
Una selezione unita dal filo rosso dei “Sogni Sospesi”, claim che accompagna il Volume Vcon un programma sempre più ricco e multidisciplinare, che vedrà oltre cento artisti protagonisti in tre giorni.
Si parte venerdì 14 giugno nella Sala Consiliare, alla scoperta dell’autore russo Ivan Vyrypaev, esplorato e raccontato al pubblico dall’attore Vinicio Marchioni.
Un preludio di parola che lascia spazio ad una delle attrazioni più attese di questa quinta edizione: “Saurus”, una parata di dinosauri che si credevano estinti e che invece invaderanno Narni con le loro vertiginose altezze. Creature alte oltre 5 metri riproposte dalla Close-Act Theatre Company (Bruxelles) che, da Piazza dei Priori, staglieranno il loro sguardo verso i vicoli e i balconi cittadini. Uno spettacolo imperdibile che si ripeterà anche nella giornata di sabato.
A Palazzo Eroli si seguirà il tragitto di un’immaginaria barchetta di carta con “Sogni Sorpresi”, ideato da Mauro Maurizio Palumbo, mentre in piazza il ritmo dei tamburi ci condurrà in un frenetico ed appassionato Jungle Show.
L’emozione della danza arriverà al Teatro Manini con lo spettacolo “Oratorio per Eva”, coreografie di Roberto Zappalà, danzato dalla pluripremiata interprete Maud de la Purification, presentato in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria.
La serata proseguirà con un triplice appuntamento: sul Teatrino Viaggiante prenderanno vita le note di De Sica e Fellini nel concerto “Cinematografo”, con Javier Girotto, Paolo Di Sabatino e Davide Cavuti; in Sala Consiliare sarà la volta di “Teresa Zum Zum”, con Franca Abategiovanni, diretta da Nadia Baldi; a Sant’Agostino da non perdere sarà “Amen”, testo rivelazione di Massimo Recalcati, scritto durante la pandemia, con la regia di Valter Malostie le interpretazioni di Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli. “Amen è un grumo che si crea dentro e poi si scioglie, e lascia al suo posto un’energia, una voglia di vivere, e ci libera”.
Sabato 15 giugno ancora “Saurus”, per poi spostarsi a Vicolo Belvedere per il Performative Speech di Roberto Zappalà “Studio sul Fauno”.
Al Teatro Manini va in scena l’emozione con la compagnia di “Pinocchio”, diretta da Davide Iodice, seguita dalla performance di danza “Frock” della Stop Gap Company. A Sant’Agostino il pubblico potrà scatenarsi con i Black Blues Brothers, mentre sulla Terrazza di San Bernardo Loredana Parrella trasporterà gli spettatori nel suo Sogno, tratto dal capolavoro di Shakespeare.
La serata si concluderà con un doppio appuntamento: sul Teatrino Viaggiante Paolo Valerioci trasporterà tra le tavole di “Poema a Fumetti” di Dino Buzzati, mentre a Sant’Agostino la Piccola Compagnia della Magnolia navigherà nella letteratura nel poetico “Hotel Borges”.
Domenica 16 giugno inizierà come di consuetudine, all’alba, con Roberto Vecchioni e la sua riflessione su sogni e futuro.
In mattinata la Piazza verrà animata dall’entusiasmante “Sleeping Beauty” della Compagnia Cornelia, mentre nel pomeriggio Francesco Montanari intervisterà l’amato rapper Gemitaiz, per poi trasportarci nel “Viaggio dell’Eroe” accompagnato da musica live.
Per concludere, sul Teatrino Viaggiante l’amato duo Ebbanesis, ci accompagnerà nel loro Bek Steig, mentre a Sant’Agostino Tindaro Granata chiuderà il Festival con il commovente “Vorrei una voce”, interpretando le canzoni di Mina. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.
Quest’anno Narni Città Teatro porta a battesimo la nascita di Impresa Fest, promosso da Confapi Terni, Giovani Imprenditori Confapi Terni e ConfapiD Terni, una manifestazione che punta a mostrare le connessioni tra imprenditoria e cultura, con una proposta che si interseca con quella del Festival e che la amplia con panel e una mostra in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti.