Il 10 dicembre il Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO) inaugura uno spazio dedicato alle tre iniziative artistiche promosse da Amnesty International. Fra queste c’è anche il progetto “Voyage a Calais” dell’architetto ternano, Alessio Patalocco.
Si tratta di una installazione urbana che parla di viaggi attraverso l’uso di pitture rupestri contemporanee realizzate a spray.
La struttura è lunga 24 metri ed è stata realizzata in metallo presso, piegato e dipinto.
L’opera è stata realizzata a Terni.
“Si tratta di un muro di metallo attorcigliato su di sé che si sviluppa come un nastro piegato – ha dichiarato a UMBRIAINTEGRA , Alessio Patalocco. Tale nastro è verniciato in un lato con spray acrilici bianchi e neri, dall’altro, invece, è stato lasciato arrugginire all’aperto. Le sagome rappresentano un viaggio utilizzando figure riprese da un mio breve studio sull’arte rupestre. La tecnica della vernice spray consente di attualizzare subito le icone arcaiche mentre il lato ruggine, alternato al lato dipinto, ricorda direttamente lo scafo di una nave:si richiama l’acqua, il tempo, il viaggio, il mare”.
Voyage a Calais è stata esposta anche nella città francese, triste crocevia dell’immigrazione in Europa.
“Ho pensato che un punto di passaggio come Calais avesse bisogno di un vero e proprio “menhir” (monumento neolitico, una grande pietra) – ha aggiunto Patalocco – a me piace sempre cimentarmi con elementi storici rielaborati e riproposti utilizzando un linguaggio contemporaneo”.
L’idea di realizzare questa opera “è nata da un incontro con Fulvio Leoni, architetto, professore a Roma Tre, membro di Amnesty International.La sua idea è quella di promuovere i temi di Amnesty tramite l’arte urbana”.
Alessio Patalocco insegna Comunicazione Visiva alla Università per stranieri di Perugia.
Nella foto di copertina, l’installazione esposta alla chiesa di San Domenico di Narni, in occasione del festival della sociologia.