Nella ricorrenza dei Santissimi Pietro e Paolo, in occasione dell’anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Don Pierino Gelmini, avvenuta nel 1949 e del suo onomastico, la Comunità Incontro di Ameliasi è stretta in suo ricordo con un momento di raccoglimento e di preghiera.
Alle ore 12, tutti i ragazzi e le ragazze dei vari centri si sono riuniti a Molino Silla davanti alla sua cappella, ascoltando come di consueto per le celebrazioni l’Ave Maria di Gounod. Tale commemorazione fa seguito ad eventi precedenti relativi al Convegno “No alla droga, sì alla vita” tenutosi lo scorso venerdì 23 giugno, alla Giornata Mondiale di Lotta alla Droga e al Narcotraffico e al Quadrangolare di calcio che ha visto scendere in campo la Nazionale Magistrati Italiani, la Nazionale Prefetti ed alcuni personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, oltreché una rappresentanza dei ragazzi della Comunità Incontro.
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Alle ore 13 ha fatto visita alla Comunità e portato un saluto ai ragazzi e alle ragazze ospiti, il Dott. Emmanuele Netzer, Amministratore Delegato della rappresentanza italiana di AmTrust Europe Limited. In Italia la compagnia AmTrust, leader per le assicurazioni in campo medico e sanitario è attiva dal 2009 ed è leader di mercato con oltre il 60% per le coperture stipulate con gli enti ospedalieri e con oltre 100.000 medici assicurati.
A riceverlo il Comitato Direttivo della Comunità, il Presidente Avv. Giuseppe Lorefice, il Responsabile di Struttura Giampaolo Nicolasi e i componenti del Consiglio di Amministrazione Antonio Chieppa, Claudio Previtali, Marco Araclea e Fabio Carlani. A questo incontro era presente anche Eros Brega, Presidente Onorario della Fondazione Incontro Onlus la quale si occupa del sostegno e della rappresentanza della Comunità Incontro.
In questo periodo si stanno confrontando vari personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e imprenditori per formare un Comitato d’Onore per la Fondazione, il quale avrà l’incarico di trovare sostegno per le attività della Comunità, oltreché dare assistenza in base alle proprie competenze. D’altro canto era desiderio di Don Pierino che, ad occuparsi della struttura, non siano solo le persone da lui designate ma tanti volontari che possano proseguire nel tempo l’opera che egli ha iniziato.