Ieri e oggi è tornato d’attualità l’argomento dei collegamenti ferroviari di Terni.In modo particolare si discute dell’Alta Velocità.
Ieri sono intervenuti Claudio Ricci,l’onorevole Raffaele Nevi, Roberto Morroni, Andrea Liberati
QUI IL RESOCONTO
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/alta-velocita-ricciparta-da-terni-liberatila-regione-ci-ha-esclusi-488420
Questa mattina, sulla questione, si è espresso l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella:
“La Regione da tempo sta verificando l’ipotesi di far fermare i convogli ferroviari ad alta velocità nella stazione di Orte, chiedendo a Trenitalia anche soluzioni diverse che potessero soddisfare le esigenze di Terni e di altri territori dell’Umbria, ma le risposte su Orte, almeno fino ad oggi, sono state sempre negative afferma l’assessore.”
“Stiamo portando avanti questa iniziativa ovviamente insieme alla Regione Lazio – sottolinea Chianella – e con l’assessore ai trasporti della Regione Lazio, Alessandri, siamo in attesa di poter avere un incontro con i responsabili nazionali dell’azienda. Certo, come è avvenuto per Chiusi, auspichiamo che una eventuale opportunità, ancorché sperimentale, avvenga a saldo zero considerando che Orte è sostanzialmente sulla linea di percorrenza dell’Alta velocità. Non dobbiamo battere colpi insomma, ma continuare a lavorare. Siamo contenti ovviamente se accanto al lavoro delle Regioni si affianca anche quello della politica nazionale, così come accogliamo con favore la notizia che i nuovi responsabili nazionali di Trenitalia abbiano aperto uno spiraglio alla possibilità di trovare soluzioni su Orte. Certamente lo verificheremo, a breve, nel corso degli incontri in programma con Trenitalia”.
Di fermata a Orte non ne vuol sentire parlare il consigliere regionale Claudio Ricci che ha annunciato una interrogazione e una mozione relative al collegamento di Terni con la linea veloce “per garantire alla città un concreto sviluppo socio economico” e al completamento della tratta Torino-Lione “per connettere l’Umbria e l’Italia alla rete europea all’alta velocità”.
L’INTERROGAZIONE, di cui Ricci annuncia la presentazione, mira ad “evitare che la fermata del Freccia Rossa si faccia a Orte, nel Lazio.Perugia e Terni devono essere considerate in modo analogo perché sono le due principali città dell’Umbria, ottenendo entrambe l’alta velocità ferroviaria. Orte è un nodo importante ma non è Terni e nemmeno Umbria. È necessario che alla stazione di Terni possa fermare il Freccia Rossa, anche evolvendo il Tacito ad elevata velocità con transito a Spoleto, Foligno, Assisi e Perugia per Milano – Torino. Solo potenziando i trasporti, in generale e pendolari, da Terni a Roma e da Terni per la rete ferroviaria italiana, si potrà dare alla città un concreto sviluppo”.
La MOZIONE del consigliere regionale propone di “sostenere il completamento della linea Torino – Lione, essenziale per connettere l’Umbria e l’Italia alla rete europea ad alta velocità. L’atto di indirizzo, già all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa, evidenzia che la Tav Torino-Lione è un nodo strategico di connessione dell’Italia, attraverso il corridoio mediterraneo, alla rete europea. Come noto la penale prevista, qualora si interrompessero i lavori, è di 2 miliardi di euro mettendo a rischio 6/8mila potenziali posti di lavoro. La gran parte della linea ferroviaria è in galleria, con essa si riducono i gas serra e si tutela l’ambiente. Senza il nodo Torino – Lione non avremmo la connessione ottimale alla rete europea finendo come in un binario morto una volta arrivati a Torino. Spero che anche i comuni dell’Umbria si mobilitino per questa opera essenziale per lo sviluppo”.
Contrarissimi anche i 5 stelle:
Alla luce delle odierne dichiarazioni dell’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, del tutto distratto rispetto a impegni pubblicamente assunti dalla Regione stessa ribadiamo che il M5S, quale forza di governo nazionale, si opporrà in ogni sede a spese trasportistiche che eludano la centralità e la strategicità della città di Terni nei collegamenti diretti e di qualità con il Nord dell’Italia.
Pertanto presenteremo nelle prossime ore il seguente atto di indirizzo volto ad impegnare il sindaco a fare quanto in suo potere in coordinamento con la Regione stessa, a tutela dell’immagine, degli interessi e dei diritti della città di Terni e del suo territorio, visto che siamo ancora in attesa di veder rispettati gli impegni pubblicamente assunti oltre un anno or sono.
L’ATTO DI INDIRIZZO DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI TERNI
PREMESSO
– che, con la delibera n. 182 dell’11 luglio 2017, l’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha previsto il conseguimento di tre obiettivi:
1. Arretramento del Frecciarossa Mille da Arezzo a Perugia
2. Nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano, con transito a Spoleto, Foligno, Assisi;
3. Fermata del treno Frecciabianca a Spoleto e rafforzamento di orari e collegamento del Frecciabianca stesso nell’asse Roma-Terni;
– che, con la medesima delibera, approvata con voto unanime di tutti i gruppi politici di Palazzo Cesaroni, si impegnava la Giunta regionale a: “sollecitare il Governo Nazionale e Trenitalia, nelle forme tecnico-gestionali e con le stringenti relative tempistiche, per l’attivazione delle proposte in oggetto anche come misure compensative dei danni indiretti causati dal recente terremoto”.
CONSIDERATO
· che, ad oggi, l’unico punto inadempiuto della succitata delibera riguarda proprio la città di Terni, con la mancata realizzazione del citato ‘nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano, con transito a Spoleto, Foligno, Assisi’;
· che, frattanto, a Perugia, con i risparmi conseguiti grazie al successo del Freccia sperimentalmente istituito e con l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, già si comincia già a pianificare l’avvento di un secondo treno ad alta velocità;
· che è del tutto evidente l’utilità e il ritorno di immagine di un servizio ferroviario diretto e di alta qualità col Nord Italia, a vantaggio anzitutto delle imprese locali, nonché in favore delle famiglie, degli studenti e dell’economia del turismo;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a fare quanto in suo potere, in coordinamento con la Regione Umbria, per contribuire a dare seguito alla delibera assembleare regionale n. 182 del 11 luglio 2017, a tutela dell’immagine, degli interessi e dei diritti della città di Terni e del suo territorio, ancora in attesa di veder rispettati gli impegni pubblicamente assunti oltre un anno or sono