Sulla questione ambientale nella Conca ternana e sulla artificiosa contrapposizione fra ambiente e lavoro interviene il segretario provinciale della CGIL, Attilio Romanelli.
“La questione ambientale nell’area industriale ternana costituisce un tema fondamentale.
Costruire un giusto equilibrio tra industria e ambiente – afferma il segretario CGIL – è non solo necessario, ma obbligatorio per garantire la qualità della vita dei cittadini ternani.
Non convince la contrapposizione cittadino-lavoratore, in quanto unico soggetto con identici interessi e obiettivi.
La storia industriale dell’area ternano–narnese è la storia di una comunità affermatasi a livello nazionale ed internazionale attraverso il lavoro e la produzione.
Questa caratterizzazione ha favorito la crescita e lo viluppo urbano.
Oggi si ha l’obbligo – aggiunge Romanelli – di mantenere e migliorare queste funzioni, con la consapevolezza che la produzione di ricchezza e la sua distribuzione sono le uniche opportunità per sconfiggere povertà e solitudine.
Il diritto universale di cittadinanza si ha solo attraverso il lavoro, qualificato, salubre e ricco.
Le Istituzioni Locali e Nazionali debbono obbligare le imprese ad investire sui temi della tutela ambientale, per evitare conflitti e contrapposizioni che avrebbero l’unico risultato di irresponsabili politiche di dismissioni.
Le organizzazioni sindacali e i lavoratori hanno nel tempo, con le contrattazioni aziendali, impegnato risorse per l’ambiente, sottraendole ai salari. Questo deve essere ricordato per chi troppo superficialmente si abbandona a commenti e giudizi estranei alla storia delle relazioni industriali.
In questo contesto – afferma Romanelli – assume rilevanza il ruolo degli Enti di controllo e di analisi che mantengono la loro fondamentale importanza attraverso l’offerta dei dati scientifici a cui riferirsi.
La realtà percepita non può sovrastare la realtà scientifica e, sarebbe grave errore utilizzare le emozioni e le paure per alimentare polemiche distruttive.
Questo, naturalmente – conclude Romanelli – impone la presenza sul territorio ternano di una rinnovata organizzazione di enti, come ARPA, a cui è delegata l’attività di monitoraggio, controllo e diffusione della cultura ambientale.
Oggi più che mai, abbiamo come comunità, bisogno di strutture che garantiscano il rispetto della provincia ternana.”