Volontari in gioco da trent’anni, ogni giorno, con e per i bambini e le famiglie, per la città solidale educante.
Quel cantiere di autocostruzione del Centro Educativo iniziato nel giugno 1992 non si è mai fermato pur di completare la Casa del Sole, con l’apporto di generazioni diverse di bambini, ragazzi, volontari, famiglie.
Da venerdì 3 a domenica 5 giugno, ci sarà la festa per i 30 anni dell’associazione.
Il 3 giugno alle ore 18, alla Casa del Sole, la presentazione dell’esito del percorso di ascolto e riprogettazione che conclude anche il Progetto Regionale Reti attuato nei mesi scorsi.
Il 5 giugno dalle ore 14.30, grande festa in via Aldo Moro per i 30 anni della Casa del Sole e per presentare la pietra in memoria dell’indimenticato volontario, Luciano Mengaroni.
“A trent’anni dall’inizio vogliamo aggiornare le attività educative di Arciragazzi Casa del Sole – spiega Sandro Romildo – sentiamo l’esigenza di dedicare uno spazio di ascolto ai bambini e alle persone che all’associazione partecipano, con il duplice obiettivo di dare valore a quanto finora realizzato, anche in termini di capitale umano e sociale, andando a guardare come l’esperienza associativa abbia influito nell’esperienza personale e di cittadinanza attiva dei bambini e bambine, dei volontari, delle famiglie. A due anni dall’inizio della pandemia sentiamo la necessità di rilanciare l’attività educativa con bambini e ragazzi, le attività sociali, di solidarietà e cittadinanza attiva, cercando nuove strade per dare risposte ai bisogni della comunità in continuo mutamento”.