“Le modalità e le circostanze dei fatti-reato sopraindicate denotano una spiccata pericolosità sociale di chi è sottoposto ad indagini, certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti”. Lo ha scritto il gip di Milano Sara Cipolla, nell’ordinanza di custodia cautelare che oggi ha portato agli arresti domiciliari Mattia Lucarelli, 23 anni, figlio dell’ex attaccante del Livorno ed ex allenatore della Ternana , lui stesso già calciatore nelle giovanili della Ternana, e del suo compagno di squadra Federico Apolloni, anche lui 23enne I due ragazzi sono accusati di violenza sessuale di gruppo per lo stupro di una studentessa americana conosciuta al temine di una serata trascorsa in un locale della movida milanese. Sempre secondo il Gip, i due ragazzi avrebbero approfittato dello “stato di inferiorità psichica” della ragazza che, quella sera “aveva bevuto dei drink” e “aveva dei vuoti di memoria, intervallati da flash”.
“Emerge invero nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l’incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte – scrive ancora nell’ordinanza il Gip – e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza”. I fatti addebitati a Lucarelli e Apolloni sarebbero ulteriormente supportati da testimonianze e da immagini rinvenute sul cellulare della ragazza. Gli investigatori della Squadra mobile di Milano stavano indagando sulla violenza di gruppo nei confronti di una studentessa americana dallo scorso marzo, quando la giovane aveva denunciato di essere stata aggredita a Milano da diverse persone che si erano proposte di darle un passaggio a casa dopo una serata in discoteca.
Secondo il Gip, quanto la ragazza ha raccontato “è credibile”. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e dagli inquirenti della procura, invece di riaccompagnarla al proprio appartamento l’hanno condotta in un’altra abitazione dove hanno commesso la violenza a turno, filmando alcuni momenti e conservandoli nella memoria del cellulare.
“Devastato e incredulo”, così si definisce Mattia Lucarelli dopo l’accusa che gli è piovuta addosso di stupro e che lo ha portato agli arresti domiciliari. A riferirlo è il suo legale, l’avvocato Leonardo Cammarata, il quale ha già annunciato ricorso contro il provvedimento del gip al Tribunale del Riesame. L’interrogatorio di garanzia sia per Lucarelli che per Apolloni è stato fissato per martedì 24 gennaio.
LA NOTA DEL LIVORNO
“L’Unione Sportiva Livorno 1915 prende atto del provvedimento cautelare assunto dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti dei tesserati Federico Apolloni e Mattia Lucarelli e, nel rispetto del lavoro degli organi inquirenti, resta in attesa che venga fatta chiarezza sull’episodio auspicando l’estraneità di Federico e Mattia rispetto agli addebiti contestati”.
“La notizia ci lascia sgomenti anche perché e di una gravità assoluta”. Lo ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti, in riferimento alle accuse di stupro addebitate ai due calciatori del Livorno, Lucarelli e Apolloni. “La riflessione è scontata – ha aggiunto il sindaco – dobbiamo sapere cosa è successo realmente e gli inquirenti con le indagini e la ricostruzione ci metteranno nelle condizioni di conoscere puntualmente l’accaduto”.