E’ nato a dicembre del 2020, quando è stato messo on line il primo numero, “La voce del Fanciulli”: si tratta del nuovo giornale online realizzato dagli studenti dell’Istituto comprensivo G. Fanciulli di Arrone, scaricabile dal portale della scuola (www.icfanciulli.edu.it).
E’ un mensile in formato elettronico, attraverso cui far sentire la ‘voce’ degli studenti, mettere a frutto le loro competenze in diversi ambiti disciplinari ed educarli a cosa voglia dire saper comunicare. Attraverso questo strumento, gli alunni dei tre plessi di Arrone, Ferentillo e Montefranco, entrano in contatto con argomenti di attualità e si dà loro la possibilità di sperimentare diverse forme di comunicazione e di narrazione (testo scritto, disegno, fumetto, fotografia, etc.).
“Voglio soffermarmi sull’importanza del comunicare nella speranza che, lavorando alla stesura di questo giornale e sperimentando nuove modalità espressive, i nostri ragazzi riscoprano l’importanza di forme di comunicazione che rischiano di assumere un ruolo sempre più marginale”, sottolinea la dirigente scolastica, Gabriella Pitoni.
Anche il titolo del giornale, selezionato tra quelli proposti dagli studenti della scuola secondaria di primo grado, richiama la volontà di mettere al centro gli studenti, facendo emergere le loro capacità, stimolandoli a guardare il mondo in maniera critica e riflessiva.
“Vogliamo riscoprire il pensiero ‘lento’ in cui la narrazione è frutto di un lavoro artigianale fatto di continui ritocchi fino ad arrivare alle frasi, ai versi o alle immagini che riescano a trasferire agli altri il nostro pensiero. Ringrazio tutti gli alunni che hanno raccolto la sfida – ha concluso la professoressa Pitoni – producendo del materiale sin dal primo numero e i docenti che li hanno aiutati e supportati”.
Abbiamo estratto un articolo dal giornale, “La scuola al tempo del Covid”
Nel 2020 una pandemia ha stravolto la vita e le abitudini della popolazione mondiale. Tutto è accaduto a causa di un virus, il Covid-19, molto contagioso e letale che, fin dall’inizio dell’anno, ci ha costretto a restrizioni molto severe in ambito lavorativo, sociale e ovviamente anche in quello scolastico.
Le ore spensierate e divertenti che prima passavamo in classe sono solo un ricordo, tutto è diventato più pesante; all’ingresso si deve indossare la mascherina, si deve misurare la febbre, e nel corso della mattinata le mani vanno igienizzate più volte.
Sono venuti meno i momenti di socializzazione con i compagni, non si possono più praticare sport di squadra, ma solo esercizi individuali e anche la ricreazione, in classe, si deve fare al proprio banco separati dagli altri.
Nonostante tutte le precauzioni e i distanziamenti adottati, l’aumento dei casi ci ha imposto nuovamente la didattica a distanza. Da qualche settimana, infatti, seguiamo le lezioni online. Questa didattica richiede un impegno maggiore, a causa dei problemi di connessione e delle tante distrazioni che ci sono in casa e soprattutto per la mancanza di interazione con i compagni e con i professori.
Questo virus, oltre alle molte limitazioni, ci ha fatto capire quanto sia venuta meno la nostra “normalità”. Le cose che più desideriamo sono la possibilità di poter parlare, scherzare, abbracciare i nostri amici senza dover pensare al disinfettante alle mascherine e alla distanza di sicurezza.
Nonostante la nostra vita, ora, sia scandita da un pericolo invisibile che minaccia tutto ciò in cui crediamo, faremo tutto il possibile per far tornare di moda gli abbracci.
Queste riflessioni sono state scritte dagli alunni della scuola secondaria di Ferentillo.