nella foto di copertina, Fabio Liverani, l’ultimo tecnico ad aver vinto ad Ascoli ( foto da pagina Facebook della Ternana Calcio ).
Gli scontri diretti tra Ascoli e Ternana in terra marchigiana iniziano nel lontano 1930 nel campionato di Prima Divisione e la formazione bianconera vince con il punteggio di 2-0.
Nella stagione successiva la squadra rossoverde pareggia per 1-1 e nell’annata sportiva 1932/33 ottiene il primo successo in terra marchigiana con il punteggio di 2-1.
Negli anni successivi le squadre si inocntrano per 3 volte nel campionato Interregionale e in tutte le tre occasioni l’Ascoli vince:
nella stagione 48/49 per 2-0, nella successiva per 1-0 e nel 51/52 ancora per 1-0.
Per due volte le squadre si affrontano nel campionato di serie C e la Ternana porta a casa un pareggio per 1-1, è la stagione 39-40 ed il gol dei rossoverdi porta la firma di Ostromann, ed una vittoria con il gol siglato da Daniele Bellotto nell’annata agonistica 97/98 ( foto sopra ).
Più nutrito il numero degli incontri nel campionato di serie B: nella stagione 73-74 la Ternana perde per 2-1 ed il gol della bandiera è realizzato da Prunecchi e nelle due successive stagioni perde con il medesimo punteggio, 2-0.
Negli anni 80 non si disputa alcun inocntro tra bianconeri e rossoverdi che tornano ad incontrarsi nell’annata 92/93 e per la Ternana è un’autentica disfatta. Il risultato, infatti, è di 4-1- in favore dei locali che continuano nei loro successi anche nelle stagione 2002-2003, 2-0 è il risultato finale, e in quella dell’anno successivo, 2003-2004, in cui Zampagna realizza una doppietta ma non è sufficiente per evitare la sconfitta. L’Ascoli, infatti, vince per 3-2. Bruno Bolchi schiera Brunner; Grava, Paci, Scarlato, Nicola; Esposito, Brevi, Kharja; Jimenez; Borgobello, Zampagna con Frick, Migliaccio e Ferrarese in panchina. L’arbitro della partita è Stefano Farina di Novi Ligure.
La Ternana torna a far risultato ad Ascoli nella stagione 2004-2005, pareggio per 0-0, e nella stagione 2012-2013, quella del ritorno in serie B dei rossoverdi, quando pareggia per 1-1 con il gol realizzato da Vitale su calcio di rigore, un risultato essenziale per la salvezza dei rossoverdi e per la condanna alla retrocessione dei marchigiani.
Si torna a giocare nella stagione 2015-2016 e l’Ascoli vince ancora con un gol di Caturano. Partita brutta, incolore con i rossoverdi in partita solo nella parte finale e questo atteggiamento delude fortemente Simone Longarini presente al match che da quel giorno non seguirà più la Ternana in trasferta cosa che aveva fatto già in precedenza a La Spezia e a Vercelli.
L’ultimo incontro in serie B è quello della scorsa stagione che segna una giornata importante per i colori rossoverdi che coronano la loro rincorsa con la salvezza. Bravi tutti, dal tecnico ai giocatori, alla società, al direttore sportivo. Con i gol di Avenatti e di Falletti la Ternana vince il match davanti a 700 tifosi festanti e consegue la salvezza con l’Ascoli già salvo in virtù della vittoria della settimana precedente a Bari.
Fabio Liverani, protagonista di una cavalcata straordinaria insieme ai suoi ragazzi, nell’occasione schiera: Aresti; Zanon, Meccariello, Diakitè, Contini; Coppola, Ledesma, Di Noia; Falletti; Pettinari, Palombi. Nella ripresa, poi, in campo anche Avenatti, Valjent e Petriccione.
In serie A un solo precedente al Del Duca per la Ternana che perde, è la stagione 74/75, per 1-0. Il tecnico, Ezo Riccomini, manda in campo il seguente 11:
Nardin; Rosa, Benatti; Biagini, Dolci, Gritti; Donati, Panizza, Crivelli; Garritano, Traini. Con De Luca, Valle e Petrini in panchina.
Bilancio favorevole, infine, in Coppa Italia con un pareggio per 1-1, è l’annata 72/3 e con una vittoria, è l’anno agonistico 78/79, per 1-0 con il gol di De Rosa.
Complessivamente il bilancio è a favore dei marchiogiani che contro la Ternana hanno consegjuito 12 vittorie, 5 pareggi e 4 vittorie della Ternan di cui una in Coppa Italia.
Quindi la Ternana oltre che contro la forza della squadra di Cosmi deve lottare anche contro la tradizione che la vuole nettamente in svantaggio negli scontri diretti.