“Siate grati a Dio di aver avuto Lorenzo come figlio e come fratello – dice il parroco dal pulpito rivolgendosi ai famigliari dell’ennesimo adolescente ucciso dal cancro, al termine del rito funebre – e non doletevene se Dio lo ha richiamato a sé”. Sono queste parole che fanno scattare Nanà (mamma coraggio, come sempre, Sabrina Ferilli) in prima fila quando c’è da difendere il diritto alla salute: “Non è Dio che lo ha richiamato a sé – dice Nanà/Ferilli – perché Dio non costruisce le acciaierie. La verità è che qua dentro (la chiesa, ndr) c’è il Paradiso ma fuori c’è l’inferno, l’acciaieria, il vento rosso ci sfida pure oggi. Lei è un pastore – dice rivolgendosi al sacerdote – dovrebbe difenderci dai lupi, allora mi aiuti a convincere tutte queste mamme (a parlare, ndr),non vogliamo morire di lavoro. Io non credo ai miracoli ma se riusciamo ad essere tutti uniti per salvare i nostri figli, questo è un miracolo”.
E’ solo l’inizio di una battaglia contro il mostro che inquina e uccide e alla manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento quando è presente la delegazione del governo si unisce anche il prete pentito. Madri d’acciaio le chiama il giornalista che ha portato la vicenda a livello nazionale (Francesco Venditti).
Anche il marito di Nanà (Sergio, Ettore Bassi), dopo una iniziale contrarietà si schiera dalla parte della moglie contro l’azienda per la quale lavora.
Dopo di che, come nelle favole, l’orco cattivo è sconfitto, vincono i buoni e la piccola Sara, che era stata colpita dalla leucemia, non solo guarisce ma torna anche in piscina e vince. Il bene trionfa su tutto. Ricky Tognazzi e sua moglie Simona Izzo ci sguazzano in queste storie strappalacrime e non si capisce perché la Ferilli, ormai, faccia solo questi personaggi (caricati a mille). Lei come attrice brillante è bravissima perché, dunque, sempre questi ruoli ultra-drammatici?
Nella realtà comunque, proprio di ieri, accade che la Arcelor Mittal, proprietaria della ex Ilva di Taranto, cui la fiction evidentemente si riferisce pur mai nominandola, decide di licenziare un dipendente che aveva su Facebook invitato a seguire la fiction stessa e aveva definito assassini (i precedenti) proprietari. La storia, infatti, si ispira a episodi avvenuti nei primi anni 2000 quando proprietario dell’acciaieria era il Gruppo Riva. Famiglia Riva andata a giudizio per bancarotta subendo pene minime o ricevendo assoluzioni come nel caso di Fabio Riva. Pertanto avrebbero dovuto prendersela i vecchi proprietari, non la multinazionale che, dopo la sospensione, ha optato per il licenziamento in tronco del lavoratore.
I 10 PROGRAMMI PIU’ VISTI DI MERCOLEDI’ 7 APRILE
1) I soliti ignoti, Rai1: 4.880.000 spettatori (share 17,74%)
2) Striscia la notizia, Canale5: 4.455.000 spettatori (share 16,07%)
3) L’eredità, Rai1: 4.391.000 spettatori (share 20,61%)
4) Avanti un altro!, Canale5: 3.585.000 spettatori (share 17,21%)
5) Svegliati amore mio, Canale5: 3.543.000 spettatori (share 15,21%)
6) Modalità aereo, Rai1: 3.375.000 spettatori (share 13,36%)
7) Chi l’ha visto?, Rai3: 3.137.000 spettatori (share 13,80%)
8) Uomini e donne, Canale5: 3.011.000 spettatori (share 21,49%)
9) Beautiful, Canale5: 2.758.000 spettatori (share 16,27%)
10) Pomeriggio Cinque, Canale5: 2.602.000 spettatori (share 17,87%)