E’ davvero clamorosa la perdita per la Rai di colei che in questi ultimi anni ha costruito la fortuna delle Fiction targate Rai. Eleonora Andreatta , da sempre in Rai e da 8 anni al timone di RaiFiction ha deciso di lasciare l’azienda pubblica per passare a Netflix. Tutto ciò senza che il presidente (Foa) o l’amministratore delegato (Salini) o il CDA Rai battessero ciglio. Salini – se è per questo – ha assunto l’interim di RaiFiction.
In un breve comunicato la Rai ha preso atto della decisione della Andreatta. “Tinny Andreatta è stata, nei suoi anni trascorsi in Rai, una risorsa importante nella crescita della nostra Azienda. La sua competenza e autorevolezza hanno consentito alla RAI di imporsi in un settore, come quello delle fiction, che è completamente mutato negli ultimi otto anni. Tinny lascia un team di grande qualità, che affronterà il futuro con la stessa passione, energia innovativa e spirito di Servizio Pubblico di sempre. A lei vanno gli auguri di buon lavoro e nuove soddisfazioni professionali da parte di tutta la Rai.”
Da parte sua la Andreatta – annunciando il suo trasloco editoriale – ha scritto: “Lascio questa azienda che è stata la mia casa da sempre -dichiara Eleonora Andreatta- La casa del servizio pubblico che mi ha accolto e dato la straordinaria opportunità di crescere, di formare le mie competenze e metterle a disposizione di un progetto e di un sistema di valori che ne costituiscono l’essenza e ne alimentano una missione nella quale mi sono profondamente riconosciuta. Non è stato facile prendere questa decisione e so quello che lascio e quanto debbano alla Rai la ricchezza e l’esperienza che porto con me.”
A Netflix sarà la vice presidente della struttura che si occupa delle serie originali italiane.
Secondo il responsabile di RaiCinema Paolo Del Brocco – in una intervista rilasciata al Sole 24 ore – sono tre i motivi che hanno spinto la Andreatta verso altri lidi: “una enorme burocratizzazione del lavoro fatta di lacci e lacciuoli per la realizzazione del prodotto, regolato dal codice degli appalti”, “la continua erosione delle risorse destinate ad alimentare contenuti culturali e produzione audiovisiva” , “il taglio agli stipendi dei dirigenti”. Alla Rai vige la norma delle norme che nessun dirigente può guadagnare più di 240.000 euro all’anno. Ma i privati pagano molto di più da qui il rischio – serissimo – che tutte le teste pensanti del servizio pubblico possano essere attratte dalle sirene altrui.
“Per la Rai – ha concluso Del Brocco – è un brutto colpo, è preoccupante e impone una riflessione.”
L’AUDITEL DI MARTEDI’ 23 GIUGNO
1) Film, “Il crimine non va in pensione”, Rai1: 2.530.000 spettatori (share 12,02%) .. “I soliti ignoti” sono stati visti da 4.561.000 spettatori (share 20,36%) .. “L’eredità” è stata vista da 3.144.000 spettatori (share 21,09%)
2) Film, “Victoria & Abdul”, Canale5: 1.802.000 spettatori (share 9,48%) .. “Striscia la notizia” è stata vista da 3.661.000 spettatori (share 16,40%) .. “Avanti un altro” è stato visto da 2.235.000 spettatori (share 15,72%)
3) Attualità, “Le iene”, Italia1: 1.719.000 spettatori (share 11,40%)
4) Talk Show, “#CartaBianca”, Rai3: 1.255.000 spettatori (share 6,55%)
5) Talk Show, “Fuori dal coro”, Rete4: 1.057.000 spettatori (share 6,49%)
6) Serie Tv, “Squadra Speciale Cobra 11”, Rai2: 1.027.000 spettatori (share 4,56%) .. In precedenza, “90° minuto” è stato visto da 960.000 spettatori (share 4,12%)
7) Film, “De-Javu, corsa contro il tempo”, Canale Nove: 592.000 spettatori (share 3,00%)
8) People Show, “Primo appuntamento”, Real Time: 532.000 spettatori (share 2,34%)
9) Film, “Lo Hobbit-Un viaggio inaspettato”, Tv8: 483.000 spettatori (share 2,80%)
10) Cronaca, “Bersaglio Mobile-Le tenebre di Bibbiano”, La7: 420.000 spettatori (share 1,90%)