L’alligatore è Marchino Buratti (ovverosia Matteo Martari) è stato ingiustamente detenuto in carcere, incastrato da un funzionario di polizia corrotto, dove è stato pure torturato al fine di farlo parlare. Doveva dire semplicemente il nome del suo amico Max che durante un blitz animalista riprende anche un omicidio, per far scomparire quel video scomodo che tiene sotto scacco Tristano Castelli (Fausto Maria Sciarappa) che si accinge a diventare presidente di una potente loggia locale. Questo è l’antefatto da cui nasce “La verità dell’alligatore” tratta dai romanzi di Massimo Carlotto, approdata in Tv su Rai2 mercoledì sera.
Un noir sui generis ambientato fra le paludi venete, in una provincia che sembra arretrata e degradata salvo poi confondersi con la Padova bene quando viene uccisa una donna in una villetta. Marchino vorrebbe farsi gli affari suoi, ritrovare la sua vecchia fidanzata Greta (Valeria Solarino) ma viene assunto dall’avvocatessa Foscarini (Maria Rosaria Russo) affinché ritrovi un suo ex compagno di cella di cui si sono perse le tracce e che è accusato dell’omicidio della donna di cui sopra.
In realtà Marchino sarebbe un ex cantante di blues con uno spiccato senso per la giustizia, “noi siamo quelli che provano a mettere a posto le cose”, anche se lo persegue con compagni di viaggio niente affatto da frequentare come lo zio Beniamino Rossini. (conosciuto in villeggiatura alle Hawaii, cioè in carcere). E qui apriamo una parentesi perché Thomas Trabacchi che interpreta il personaggio è fantastico. E’ un classico gangster della mala milanese, su con gli anni ma che vuole apparire più giovane (con fidanzata di 30 anni più giovane) , con i capelli lunghi nero-tinti e i baffi pure tinti. Ha una dimestichezza con la pistola che è meglio non incontrarlo e usa metodi molto spicci. Una strana coppia, dunque, per fare luce sugli omicidi e far emergere i veri colpevoli , con molteplici interessi che vogliono insabbiare.
La storia viene raccontata a un ritmo molto blando, quasi svogliato, anche la colonna sonora di Theo Teardo è lenta, con l’intento di far risaltare ancor di più i personaggi e i luoghi. L’abilità sta nel fatto di non tradire i romanzi e di mantenere una giusta suspence, quella sufficiente a trattenere lo spettatore.
Non deve ingannare il risultato Auditel, assolutamente deludente (poco più di 1 milione di spettatori e 4,40%di share), l’alligatore è di grande qualità.
https://twitter.com/i/status/1331877855266017285
I 10 PROGRAMMI PIU’ VISTI DI MERCOLEDI’ SERA 25 NOVEMBRE
1) L’eredità, Rai1: 5.322.000 spettatori (share 23,00%)
2) I soliti ignoti, Rai1: 4.932.000 spettatori (share 17,20%)
3) Striscia la notizia, Canale5: 4.541.000 spettatori (share 15,80%)
4) Caduta libera, Canale5: 4.056.000 spettatori (share 17,90%)
5) TecheTecheTè-Non chiamatelo amore, Rai1: 3.538.000 spettatori (share 12,70%)
6) All Together now, Canale5: 3.150.000 spettatori (share 14,90%)
7) Nome di donna, Rai1: 2.778.000 spettatori (share 11,80%)
8) Otto e Mezzo, La7: 2.266.000 spettatori (share 7,90%)
9) Chi l’ha visto?, Rai3: 1.962.000 spettatori (share 8,60%)
10) Un posto al sole, Rai3:1.886.000 spettatori (share 8,50%)