Nella seduta odierna della II^ Commissione regionale che aveva come oggetto l’audizione dei gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti in merito al PNRR dell’Umbria, la società ASM Terni ha avanzato la proposta di tornare a bruciare nell’inceneritore di Terni il CSS, combustibile prodotto dalla selezione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Nell’intervento immediatamente successivo i rappresentanti di ACEA hanno affermato la loro disponibilità ad accogliere i rifiuti prodotti nell’inceneritore ACEA Ambiente di Terni, anche in considerazione della richiesta di modifica dell’AIA, pendente dal 2014, per nuovo combustibile.
“Esce finalmente allo scoperto l’indicazione politica della Lega nel Comune di Terni e in Regione Umbria. Ecco a cosa serve la privatizzazione e la cessione del 49% di quote di ASM. ” Lo sostengono il PD, il M5s e Vincenzo Bianconi del Gruppo Misto.
“Terni – secondo le opposizioni – deve ritornare ad essere il camino unico dell’Umbria. Un salto indietro di 25 anni, quando la destra aprì la stagione dei tre inceneritori. La Lega mostra per l’ennesima volta di non avere il minimo imbarazzo nel prendere per i fondelli i cittadini, dimostrando che l’unica strumentalizzazione è la loro, quella che stanno perpetrando nei confronti della città di Terni utilizzando i cittadini come marionette, con commissioni d’inchiesta fasulle e armi di distrazione di massa. Mentre la presidente Tesei ci prende per il naso su stadio e clinica, se il piano di privatizzazione dovesse passare, ecco che a Terni si continuerebbe a bruciare rifiuti per i prossimi 30 anni”.
A sollevare le critiche delle opposizioni l’intervento dell’ingegnere Leonardo Carloni di Asm il quale ha sostenuto: “7/8mila tonnellate di Css, provenienti dalle nostre circa 20mila tonnellate di raccolta differenziata residuale del nostro impianto, potrebbero andare ad un termovalorizzatore vicino (Acea di Terni) migliorando le caratteristiche delle emissioni e soprattutto abbattendo in maniera drastica le emissioni ed i costi dovuti al trasporto. Questa – ha precisato – è una mia posizione personale tecnica più volte ribadita e che porto a questo tavolo”.