L’azienda lo ritiene uno strumento di tutela del patrimonio e dei lavoratori. Per le organizzazioni sindacali si tratta, invece, di una “inaccettabile scelta unilaterale”. E’ polemica aperta, all’Ast di Terni, sul nuovo sistema di videosorveglianza, composto da 82 telecamere, entrato in funzione alle acciaierie di Viale Brin. A giudizio della direzione aziendale, si tratta di una garanzia a salvaguardia e tutela del patrimonio, ma anche un valido strumento per la sicurezza dei lavoratori, mentre i coordinatori delle rsu attaccano la scelta dell’azienda che “ancora una volta – sostengono – ha mostrato un’apparente disponibilita’ per poi sottrarsi al tavolo delle trattative, al punto da chiedere l’intervento diretto della direzione territoriale del lavoro”. In una loro nota, le rsu ricordano di avere avanzato piu’ volte richieste di intervento a modifica del campo di azione di una sostanziosa quantita’ di telecamere, circa il 20%, che “non erano nel modo piu’ assoluto utili allo scopo che l’azienda sosteneva”. I rappresentanti dei lavoratori si riservano ulteriori approfondimenti, “anche con la stessa direzione territoriale del lavoro, avendo gia’ inoltrato richiesta di incontro”.