La convocazione al ministero per lo sviluppo economico è errivata.
Istituzioni (regione umbria e comune di Terni) sindacati e azienda sono stati infatti convocati per il 22 marzo alle ore 11, a Roma, da Giampiero castano, il responsabile dell’unità gestione vertenze.
“Intanto è necessario fare il punto sullo stato degli impegni assunti , in sede di sottoscrizione dell’accordo da parte di tutti i soggetti che quell’accordo lo hanno firmato insieme a noi, ovverosia il governo, le istituzioni locali e l’azienda” , afferma Claudio Cipolla, segretario Fiom-CGIL , che aggiunge, ” è necessario anche verificare l’andamento dell’azienda, anche se a noi ci è stato detto, però ufficializzarlo davanti al governo e sempre cosa utile; terza questione da chiarire difronte al governo è quella relativa alla vendita, insomma sapere se ThyssenKrupp intende vendere oppure no; infine dovranno essere chiarite le politiche commerciali, sapere se lo scarico produttivo mensile che c’è dipende da politiche commerciali sbagliate o da criticità del mercato , dai prezzi, o da scelte aziendali; capire, quindi quali sono le criticità e vedere come si possono affrontarle, per risolvere al meglio i problemi e lavorare per la fase dello sviluppo e del rilancio”.
“Se la riorganizzazione è finita – aggiunge Claudio Cipolla – come ha detto la Morselli , ora si deve lavorare per il rilancio; non dimentichiamoci che lo scorso anno c’è stato un terremoto; noi il 22 chiederemo all’azienda di acquisire ordini per saturare gli impianti ed evitare la cassa integrazione che potrebbe essere utilizzata, se questi sono i livelli produttivi, in alcuni reparti, entro la fine del mese”.
Proprio oggi le organizzazioni sindacali hanno firmato il rinnovo della Cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato con lo scopo di gestire le eventuali fermate per scarico produttivo. Il nuovo accordo prevede l’utilizzo di 13 settimane di Cassa per 700 lavoratori di tutta l’AST con gli stessi criteri fino ad oggi utilizzati